Periferie Palermo, ecco il Piano da 58,6 milioni di euro - QdS

Periferie Palermo, ecco il Piano da 58,6 milioni di euro

Periferie Palermo, ecco il Piano da 58,6 milioni di euro

mercoledì 30 Agosto 2023

Un’apposita delibera di Giunta ha aggiornato l’elenco degli interventi previsti nei quartieri Sperone, Zen-San Filippo Neri e Borgo Nuovo

PALERMO – La Giunta Lagalla ha modificato con una delibera l’elenco degli interventi di recupero e riqualificazione nei quartieri Sperone, Zen-San Filippo Neri e Borgo Nuovo finanziati in buona parte con i fondi ex Gescal. Si tratta di 47, 4 milioni stanziati dalla Regione Siciliana più un contributo del Comune di 11,2 milioni per un totale di 58,6 milioni per venti interventi.

Manna dal cielo per tre quartieri periferici poveri di servizi

I fondi sono stati già in parte stanziati ma l’iter burocratico è partito addirittura trent’anni fa, nel biennio 1992-1993. Alcune opere sono già state ultimate, altre invece sono ancora allo stadio di progettazione. Dopo decenni di attesa, a maggio 2020 il Consiglio comunale ha finalmente ratificato l’Accordo di programma ma nel frattempo è intervenuta la pandemia a rimettere tutto in discussione ancora una volta. Come spiega la delibera, infatti, “la situazione emergenziale sanitaria, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, il conflitto armato in Ucraina, hanno prodotto una serie di effetti negativi”, uno su tutti il significativo aumento nei prezzi di acquisto di alcuni dei principali materiali da costruzione.

A complicare le cose ci si è messa la carenza di tecnici di cui soffre da anni Palazzo delle Aquile, ulteriormente aggravata da pensionamenti e trasferimenti, al punto che l’Amministrazione comunale “si è trovata impossibilitata ad avviare alcuni dei progetti inclusi nell’accordo e, conseguentemente, non è nelle condizioni di rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione del medesimo”.

La Giunta ha deciso pertanto di avviare una verifica dei progetti ancora realizzabili, constatando “l’impossibilità di rispettare, per la maggior parte degli interventi, il cronoprogramma procedurale entro i termini, nonché, per altri, la difficoltà di materiale realizzazione delle opere e, per altri ancora, l’impossibilità di far fronte all’aumento considerevole dei prezzi”. Da qui la duplice richiesta alla Regione di una proroga di due anni per l’attuazione degli interventi (posticipando a gennaio 2026 l’avvio dei lavori e a gennaio 2028 la loro conclusione) e di una loro rimodulazione, dando priorità alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, alla manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi e alla copertura finanziaria degli interventi già in fase di progettazione esecutiva e per i quali sono state impegnate le prime somme.

Poco prima di Ferragosto la Regione ha dato il via libera definitivo alla rimodulazione dell’Accordo di programma, la cui novità principale consiste appunto in un pacchetto di interventi su strade e marciapiedi per un totale di 4,5 milioni (un milione e mezzo a quartiere). Non è stata ancora ufficializzata, al contrario, la proroga al 2026 per l’avvio dei lavori, anche se dovrebbe trattarsi soltanto di una formalità, stando alle parole del deputato regionale del M5s Adriano Varrica, componente della Commissione Territorio: “Durante la seconda audizione da me richiesta in Ars sui 58 milioni per la riqualificazione di Zen, Sperone e Borgo Nuovo – ha scritto sui social – abbiamo trovato un’ampia sinergia operativa e di visione tra la Commissione IV, l’assessore regionale Alessandro Aricò (con delega a Infrastrutture e Mobilità, nda) e i rappresentanti dei Consigli di II e VII Circoscrizione, su cui territori insistono la maggior parte degli interventi. Visto il termine di gennaio 2024 per salvare progetti, finanziamenti, autorizzazioni e varianti urbanistiche, ho presentato in Commissione una risoluzione a mia prima firma e abbiamo elaborato un duplice percorso. Da un lato procedere subito con una proroga degli interventi già previsti dell’accordo, salvaguardando l’edilizia scolastica e i progetti richiesti dalle Circoscrizioni. Per lo Sperone, per esempio si intende dare priorità al parco attrezzato con piscina in via Di Vittorio e alla piazza-giardino Achille Grandi. Parallelamente si attiverebbe un percorso per un differente accordo di programma per finanziare nuovi interventi condivisi come la piazza allo Zen 2”.

E veniamo al dettaglio delle opere

A Borgo Nuovo ne sono previste cinque: 1,4 milioni per la scuola Jacques Maritain, 1,1 milioni per i nuovi tratti stradali in piazza San Paolo, via Caltagirone e l’intersezione di via Tindari, più quello in via Attinelli (440 mila euro), 1,3 milioni per il nuovo svincolo di viale Michelangelo e, come detto, 1,5 per strade e marciapiedi.

Allo Sperone sono previste sette opere: oltre al milione e mezzo per strade e marciapiedi, ecco 4,1 milioni per la messa in sicurezza di tre sezioni della scuola materna di via Pecori Giraldi, all’incrocio con via padre Annibale di Francia, quasi 3 per la scuola Mattarella e 2,1 per la scuola Randazzo, 8,4 per il nuovo asse stradale con la realizzazione di spazi pubblici e abitazioni nei pressi di via De Felice e poco più di 4 milioni per la realizzazione di un parco verde attrezzato in via Di Vittorio e la sistemazione delle aree pubbliche.

Infine, allo Zen-San Filippo Neri sono previste otto opere, inclusa la manutenzione stradale. Le altre sono: la messa in sicurezza dei plessi della scuola Sciascia di via Adamo Smith (3,2 milioni) e di via De Gobbis (3,5 milioni), la rotatoria di via Besta (1,2 milioni), la realizzazione di piazza Primo Carnera di fronte la chiesa di San Filippo Neri (4 milioni), la realizzazione di un murale digitale luminoso sui prospetti delle palazzine Erp nel tratto fra via Girardengo e via Primo Carnera (100 mila euro), il progetto di recupero del Baglio Mercadante per la realizzazione di un centro di quartiere (450 mila euro) e la realizzazione di una scuola materna in via Patti (4,2 milioni).

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