Fatti

Peste suina, avanza l’epidemia in Italia

Avanzamento della peste suina in Italia. L’aumento si registra nello specifico in Lombardia e pure in Piemonte. Le scarse misure di biosicurezza e i gravi ritardi nel segnalare i primi casi hanno scatenato l’epidemia. In un allevamento di Basate a conduzione familiare con 500 suini si sono verificate le problematiche iniziali. Tuttavia i primissimi casi non segnalati sarebbero stati riscontrati in un allevamento di Vernate. La diffusione è poi progredita e proprio i ritardi nelle comunicazioni degli episodi di peste suina avrebbe determinato la circolazione. Adesso, infatti. i focolai presenti non sono connessi tra loro.

Coldiretti sulla peste suina: servono azioni immediate

“Contenimento della diffusione della Peste suina africana, disponibilità a sugli indennizzi agli allevamenti per la mancata produzione a causa della Psa e impegno per una importante azione di contenimento della popolazione dei cinghiali, principali vettori del virus – si legge in una nota -. Questi sono alcuni dei punti principali che il nuovo Commissario straordinario per la peste suina africana Giovanni Filippini ha messo sul tavolo dell’incontro avuto con oltre 500 allevatori della Coldiretti delle zone interessate dall’epidemia che sta mettendo a rischio un intero settore e la sopravvivenza di una delle Dop più importanti del nostro Paese”.

Prandini: “Monitoraggio costante”

Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini interviene sulla tematica. “Abbiamo chiesto al Commissario straordinario di cui conosciamo e riconosciamo le grandi doti in questo ambito visto quanto fatto in passato in Sardegna che vengano da subito erogati gli indennizzi dovuti alle aziende danneggiate dalla Psa che oggi sono in grande difficoltà. Certezza degli indennizzi che non devono riguardare solo quelle aziende che hanno subito gli abbattimenti, ma dobbiamo tenere in considerazione il tema del fermo aziendale, che riguarderà tutti quegli allevamenti che saranno costretti a rimanere fermi e non potranno nemmeno ripopolare”.

“Ci dovrà poi essere un monitoraggio costante sui prezzi dei suini pagati agli allevatori per evitare che ci siano grandi speculazioni ed infine sarà fondamentale anche procedere a uno stop a mutui e ai contributi per le aziende colpite – conclude Prandini -. Per questo già in questi giorni troneremo a incontrare le istituzioni perché si proceda in maniera rapida”.