Ambiente

Piano dissesto idrogeologico, alla Sicilia 57 milioni di euro

PALERMO – Ammonta a quasi 57 milioni di euro la somma destinata alla Sicilia nell’ambito del piano operativo sul dissesto idrogeologico. È stato pubblicato sulla Guri numero 14/2020 del 18 gennaio scorso il decreto del presidente del Consiglio dei ministri Fraccaro, firmato di concerto con il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio, dello scorso 2 dicembre, con cui vengono ripartiti tra le venti regioni italiane i 361,9 milioni di euro complessivamente stanziati.

Le finalità perseguite dal decreto consistono nella mitigazione del rischio idrogeologico, difesa del suolo, ripristino e tutela della risorsa ambientale. All’attuazione degli interventi provvedono i presidenti delle Regioni ed i presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, in qualità di soggetti beneficiari. Questi sono responsabili della gestione, realizzazione e monitoraggio degli interventi.

La copertura finanziaria del piano è posta a carico delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, stanziate a favore del piano operativo “Ambiente” e dei relativi addendum. dati di attuazione finanziario, fisico e procedurale dovranno essere trasmessi alla Banca dati unitaria (Bdu), istituita presso il ministero dell’Economia e delle finanze, allo scopo di assicurare una visione unitaria delle risorse per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e garantire un tempestivo ed efficace monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi.

I soggetti beneficiari sono obbligati ad aggiornare con cadenza bimestrale lo stato di avanzamento procedurale, fisico e finanziario degli interventi, attraverso l’inserimento dei dati di monitoraggio nel Sistema informativo locale implementato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. I beneficiari sono altresì tenuti a garantire al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare la ricezione di relazioni semestrali sullo stato di avanzamento degli interventi, necessarie all’elaborazione della relazione annuale di attuazione.

Tre sono gli interventi finanziati dal piano in Sicilia: in particolare, si tratta del completamento del collettore B Catania (53,3 milioni di euro), completamento del lotto 1 della rete fognante del centro abitato a San Giovanni La Punta (1,3 milioni di euro) e progetto di lavori per la rete fognante a Trecastagni (2,3 milioni di euro). Alla Sicilia va l’importo stanziato più alto, pari al 15% delle risorse complessivamente erogate. Importi sostenuti sono stati stanziati anche in favore del Molise (49,5 milioni di euro), regione in cui verranno realizzati ben 27 interventi.

A seguire troviamo il Piemonte con 40 milioni di euro e il numero di interventi finanziati più alto a livello nazionale (105), Campania (38,2 milioni di euro e cinque interventi finanziati), Basilicata (31,6 milioni di euro e 18 progetti) e Lazio (30,9 milioni di euro e sette interventi finanziati). Importi nettamente più contenuti sono andati alla Valle d’Aosta (1,1 milioni di euro, con tre interventi) e Umbria (3,9 milioni di euro e otto interventi). Alla Lombardia, Liguria, Veneto e Sardegna, invece, non andrà nessuna quota di finanziamento.