CATANIA – “Il 2020 appena iniziato sarà per Catania l’anno di approvazione dello schema di massima del Piano regolatore generale. L’anno prossimo quello del piano definitivo. Stiamo lavorando per fare in meno di cinque anni quello che non si è fatto in 50. Mi sembra che sia abbastanza buona come tempistica”. Manfredi Zammataro, presidente della commissione Urbanistica al Comune di Catania, ci crede che la città potrà avere presto un nuovo Piano regolatore. Sarebbe un fatto abbastanza normale in qualunque città, ma Catania lo aspetta dal 1964, l’ultimo lo ha redatto l’architetto Luigi Piccinato. Ciò che è scritto su carta è quindi decisamente lontano dalla città di oggi. Secondo Zammataro “probabilmente non si era mai iniziato a lavorare sin dai primi istanti a testa bassa. Noi l’abbiamo fatto dall’insediamento dell’amministrazione e del Consiglio. È stato proprio uno dei primi argomenti trattati”.
L’anno appena concluso ha portato all’approvazione delle linee guida, ma il cammino da percorrere è ancora lungo e tanti sono gli step da affrontare. Tanti sono stati gli incontri con le forze che rappresentano la città e tanti ancora ce ne saranno, secondo quanto annuncia il presidente etneo della commissione ad acta.
Se quello in vigore è un piano legato a un nome specifico, Piccinato appunto, non sarà così per il prossimo. “La scommessa che ci siamo dati sin dall’inizio anche con il sindaco – racconta Zammataro – è quella di fare un Prg veramente firmato da tutti i catanesi. Non a caso le riunioni e i momenti di confronto sono stati molti e molto partecipati. Noi siamo contenti perché sono poi serviti a una vera sintesi delle varie esperienze e sensibilità”.
Passo fondamentale per il proseguo dei lavori, inoltre, è stata la nomina dei dirigenti comunali, in particolare dei settori lavori pubblici e dell’urbanistica, che ora sono guidati rispettivamente dall’ingegnere Salvatore Marra e dall’ingegnere Biagio Bisignani.
“Gli uffici sono diventati operativi al 100 per cento e abbiamo programmato delle riunioni già dopo l’Epifania. Dobbiamo fare il punto sullo stato dello schema di massima e quindi del Piano regolatore generale”, afferma Zammataro. “Abbiamo già incontrato il direttore dei lavori pubblici per parlare delle opere pubbliche che dovranno prendere vita all’interno del Piano regolatore generale. Parlo della Cittadella giudiziaria, ma anche di tutti gli altri progetti perché è importante un continuo confronto con i nuovi direttori. L’agenda è fitta”, aggiunge ancora Zammataro.
Sui tempi per arrivare allo schema di massima, il presidente preferisce non sbilanciarsi troppo. “Fino ad ora la tabella di marcia è stata rispettata e sono convinto che continueremo su questa strada, ma è chiaro che si tratta di uno strumento di fondamentale importanza, quindi bisogna dedicare il tempo necessario. La tempistica è importante, ma anche la responsabilità dell’aula e del Consiglio comunale che disegnerà la Catania del domani”, conclude Zammataro.