Catania guarda con interesse al nuovo piano di rigenerazione degli immobili pubblici promosso dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e l’Università di Catania. L’iniziativa mira a recuperare edifici che per anni sono stati simbolo di degrado, abbandono e insicurezza, restituendo loro una nuova funzione e contribuendo al miglioramento del tessuto urbano.
Alberghina: “Progetto ambizioso che finalmente restituirà alla città tanti immobili simbolo di degrado e abbandono”
“Accogliamo positivamente il piano di rigenerazione degli immobili pubblici presentato dall’amministrazione comunale di concerto con l’agenzia del demanio e l’università di Catania. Un progetto ambizioso che finalmente restituirà alla città tanti immobili che per molto tempo sono stati solo il simbolo del degrado e dell’abbandono e dell’insicurezza. E’ importante che questa operazione non si traduca in mere ristrutturazioni edilizie contestualizzate ma che si inserisca e si integri organicamente con le linee guida del Pug e soprattutto che questi interventi di recupero si traducano in una vera rigenerazione urbana integrata, non mera edilizia residenziale pubblica per alcuni quartieri, ma strumento per integrare le periferie alla città con la creazione di nuovi e poliedrici servizi di interesse comune e spazi comuni che favoriscono la socialità”, dichiara Pina Alberghina, coordinatrice Mpa Catania.
Secondo Alberghina, il successo del progetto dipenderà dalla capacità di integrare gli interventi all’interno di un quadro urbano coerente, superando la logica di semplici ristrutturazioni e puntando a una reale rigenerazione urbana. L’obiettivo è quello di valorizzare le periferie e di creare spazi condivisi e servizi che favoriscano la socialità e l’inclusione, restituendo vitalità e funzionalità agli immobili pubblici.
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