Piazza Armerina, debutta il musical "Uomini non sono alberi" - QdS

Piazza Armerina, debutta il musical “Uomini non sono alberi”

redazione

Piazza Armerina, debutta il musical “Uomini non sono alberi”

giovedì 29 Febbraio 2024

Il 9 marzo andrà in scena in anteprima al teatro Garibaldi “Uomini non sono alberi”: la biografia dell’artista ebreo che venne esiliato due volte durante la Seconda Guerra mondiale

PIAZZA ARMERINA – “Uomini non sono alberi” è così che si intitola il musical in scena sabato 9 e domenica 10 marzo in anteprima assoluta nel teatro Garibaldi di Piazza Armerina e che prende il titolo dal saggio “Exile and Creativity” (1984) del filosofo ceco Vilém Flusser, in cui si afferma che le persone non hanno radici e quindi possono muoversi liberamente.

Il musical è un viaggio in 24 canzoni per narrare vita e opere del compositore dell’“Opera da tre soldi”, prodotto da One Sky Academy in collaborazione con il Comune di Piazza e diretto da Frank Alva Buecheler che coinvolge artisti provenienti da Germania, Svizzera, Regno Unito, Italia e Palestina. Lo spettacolo, recitato e cantato in tedesco, inglese, italiano e arabo, narra le peripezie di Weill, che, ebreo, durante il nazismo e la guerra visse da cosmopolita tra Berlino, Parigi e New York.

Frank Alva Buecheler – regista, autore e performer tedesco – ha deciso di portare questo messaggio di felicità e libertà dal nord Europa alla Sicilia, cuore del Mediterraneo e simbolo della comunicazione tra continenti e popoli. Per questo ha scelto Piazza Armerina, nel centro dell’Isola, città famosa per il suo patrimonio archeologico e artistico, che negli ultimi anni è diventata protagonista di una crescita culturale e demografica senza precedenti. Qui, Buecheler ha fondato la One Sky Academy, istituzione tesa alla cooperazione internazionale e alla diffusione dell’idea di una società aperta, fondata sull’arte, la pace e il progresso sostenibile.

“Uomini non sono alberi” è la prima produzione teatrale nata da questo progetto. Kurt Weill – esiliato due volte nella sua vita a causa delle persecuzioni razziali contro gli ebrei – è stato uno degli artisti più popolari del XX secolo. Attraverso le sue più famose canzoni – da Mackie Messer a September Song, diventata una hit di Frank Sinatra – lo spettacolo racconta la sua avventurosa biografia trasformandola in un’allegoria della potenza vitale che l’essere umano può esprimere, superando ogni ostacolo per conquistare la felicità e la libertà.

Nato nel 1900 in una piccola città industriale tedesca, Weill ha composto la colonna sonora della leggendaria Berlino dei selvaggi, dorati e disperati anni Venti. La sua Opera da tre soldi – su testo di Bertolt Brecht ed Elisabeth Hauptmann – è lo spettacolo musicale di maggior successo del XX secolo. Mack The Knife fu il singolo più venduto degli anni Venti. E la moglie Lotte Lenya divenne la cantante più acclamata del suo tempo, conquistando il pubblico con la sua appassionata Jenny dei pirati. Ma quando Adolf Hitler prese definitivamente il potere in Germania nel 1933, Kurt Weill fu costretto a lasciare tutto a Berlino – casa, automobile e cane – per fuggire a Parigi. Qui non si perse d’animo e si tuffò nel lavoro scrivendo chanson indimenticabili. Dopo due anni il vento cambiò anche in Francia e Kurt si imbarcò per New York con la moglie. E negli States riuscì ad affermarsi in pochissimo tempo: debuttò trionfalmente a Broadway con alcuni musical profondamente innovativi, spesso in collaborazione con il premio Pulitzer James Maxwell Anderson, e scrisse bellissime colonne sonore per il cinema di Hollywood, da You and Me di Fritz Lang (1937-38) a Salute to France di Jean Renoir (1944). Lotte e Kurt, divenuti cittadini americani, festeggiarono la vittoria degli Alleati che pose fine alla seconda guerra mondiale e al terrore nazista. Ma Kurt non volle più tornare in Germania e sarebbe morto nell’aprile del 1950 a soli 50 anni.Ci restano la sua musica e la testimonianza di un artista sempre fedele a sé stesso, che ha rifiutato il ruolo della vittima e trasformato ogni situazione avversa in un’opportunità. “Uomini non sono alberi” – dopo quelle a Berlino, le prove proseguono da ieri a Piazza Armerina dove domani arriveranno i costumi – è recitato e cantato in tedesco, inglese, italiano e arabo. Sulla scena, protagonisti del musical sono, oltre allo stesso regista e autore Frank Alva Buecheler, Christine Buffle, Maryam El-Ghussein e Kenneth Berkel, che è anche il direttore musicale. Scenografia e costumi portano la firma di Danila Mancuso, video e suoni sono di Cesare Minacapilli e assistenti alla regia sono Pietro Roccaforte e Cai Morgan.

Dalle 16 di martedì 6 marzo nel convento di Sant’Anna a Piazza Armerina, sede della One Sky Academy, avrà luogo una conferenza stampa con i protagonisti di questa grande operazione culturale. Tre giorni dopo, nella cornice storica del teatro Garibaldi, il pubblico avrà la possibilità di partecipare per la prima volta a un grande evento internazionale. Il debutto del 9 marzo sarà alle 19.30 mentre gli altri spettacoli saranno il 10 marzo alle 17.30 e si sta lavorando a un matinée per l’11.

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