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“Picchiata per il mio orientamento sessuale”, la storia di Giada a Palermo

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“Picchiata per il mio orientamento sessuale”, la storia di Giada a Palermo

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venerdì 10 Giugno 2022

I motivi che avrebbero portato il gruppo di minori a deridere e picchiare Giada sarebbero legati al suo aspetto e al suo orientamento sessuale

“Sono stata vittima di omofobia e di una violenza non immaginabile. Mi trovavo nel posto sbagliato al momento sbagliato? Non lo so. So solo che mi stavo recando ad una semplice prova di lavoro presso il centro commerciale Forum Un gruppo di cinque ragazzini senza alcun motivo ha iniziato a deridermi, denigrarmi per il modo in cui mi vesto (come tutti d’altronde), per i capelli corti e per il fatto che non si capisce molto se sono “maschio o femmina”.

Comincia così il racconto, pubblicato da Giada, una ragazza aggredita da una baby gang formata da cinque ragazzini in pieno giorno. I motivi che avrebbero portato il gruppo di minori a deridere e picchiare Giada sarebbero legati al suo aspetto e al suo orientamento sessuale

Il racconto

“Di questa brutta storia c’è però un “lato positivo”, ovvero che l’aggressione avvenuta al centro commerciale e quindi sono state prese le registrazioni e catturate le immagini che filmano questo gruppo di ragazzini. Uno del gruppo durante l’aggressione pensa bene di farmi cadere per terra con uno sgambetto mentre mi stavo difendendo, così che il resto del gruppo potesse prendermi a calci e pugni in testa e nel resto del corpo – continua Giada -. Chi stava facendo shopping o si stava recando dentro il centro commerciale si nascondeva nell’indifferenza perché “non tocca loro” e infatti, mi hanno tolto questi ragazzini di dosso nel momento in cui tutti e cinque si stavano divertendo a picchiarmi violentemente mentre io ero a terra. Sono scappati non appena hanno capito che si sarebbero messi nei guai. Non auguro mai a qualcuno di ritrovarsi in queste circostanze e pensare “sto morendo?”, “cosa ho fatto di male? “, “è colpa mia?”.

Infine il messaggio rivolto al suo quartiere: “Tornati a casa divertiti hanno detto fra di loro “ho spaccato la faccia a uno al forum”, informazione che ho saputo tramite una delle tante persone che mi hanno scritto per supportarmi. Ovviamente ho sporto denuncia perché non ho intenzione di stare in silenzio. Non ho paura di combattere per i miei diritti e la mia libertà di espressione, per il mio orientamento sessuale ma in generale per la mia persona. Diritti che tra l’altro vengono protetti dalla costituzione stessa e da leggi internazionali. Quello che mi è successo non è solamente la mia lotta, ma appartiene anche a chi subisce violenze sulla base di altre ragioni”.

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