PALERMO – Aerei veloci per collegare rapidamente le grandi città con i piccoli centri che non gravitano nell’orbita dei voli di linea nazionali, con ricadute benefiche per lavoratori e professionisti, ma anche unire queste località minori con i borghi di altre Regioni, nel segno della continuità territoriale e della spinta turistica. È questa l’idea secondo la quale si muove la Regional Air Mobility (Ram), il progetto che l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) potrebbe replicare su larga scala in Sicilia, sfruttando il paradigma lanciato in queste settimane su altre rotte che toccano gli aeroporti del Centro e del Nord Italia.
Il battesimo di questi “voli navetta” è avvenuto il 15 settembre scorso lungo la rotta Fano-Roma Urbe con l’aereo King Air B200, velivolo da 6 a 9 posti a sedere, a testimonianza di una mobilità “a corto raggio” che, come sottolinea la stessa Enac, vuole integrare “i territori con altri sistemi di trasporto”. L’obiettivo è quello di realizzare una vera e propria rete nazionale a sostegno delle Regioni, Sicilia compresa. Anche se, per l’Isola, serve fare qualche sforzo in più dal punto di vista infrastrutturale…

