Verrà completata la trasformazione da bene culturale a centro sociale cittadino. Obiettivo del comune di Petraperzia è preservare la struttura adottando tecniche costruttive tradizionali
PIETRAPERZIA (EN) – L’ ex convento Santa Maria di Gesù, grazie al secondo stralcio di completamento dei lavori di restauro e ristrutturazione per un importo di circa 940 mila euro, sarà presto un centro sociale cittadino.
Intendimento dell’ Amministrazione è quello di preservare il bene monumentale adottando tecniche costruttive tradizionali riproponendo l’uso di materiali e tecniche utilizzate all’epoca cui risale il manufatto.
Il progetto nello specifico
Nello specifico il progetto consiste nella riorganizzazione funzionale degli spazi espositivi/museali all’interno di un complesso monumentale caratterizzato da molteplici destinazioni d’uso. La rifunzionalizzazione si otterrà attraverso il trasferimento delle attività in quelle posizioni che risultano naturalmente idonee ad ospitarle riaprendo al pubblico spazi finora inutilizzati, che per posizione e caratteristiche bene si inseriscono nel ritrovato sistema di percorsi che è emerso nel corso dello studio preparatorio all’intervento progettuale.
Lo spazio espositivo permanente conterrà le radici della civiltà pietrina consistenti in un ingente patrimonio di reperti archeologici schedati e catalogati, tutti ritrovamenti locali che risalgono a partire dall’età del rame.
Gli spazi espositivi dinamici, invece, verranno realizzati all’interno di uno spazio bianco senza ombre e saranno dedicati alle opere d’arte che saranno montate, appese, distanziate per essere studiate.
“La conservazione del Convento Santa Maria di Gesù – ha detto il responsabile del settore Opere pubbliche Rocco Bongiovanni – deve essere intesa nella sua accezione più consona a definire quel concetto di sintesi, tanto nobile quanto utilitaristico, che rende possibile la trasformazione di un “Bene Culturale” in “Bene Sociale”.
“La sua conservazione aggiunge – è perciò di un’importanza vitale. Oltre ad avere un importante valore culturale, il Convento di Santa Maria conduce i cittadini a prendere coscienza di una comunione di storia e di destini. Questa ricchezza costituisce un bene comune per la collettività: il patrimonio architettonico sopravviverà solo se sarà apprezzato dal pubblico e soprattutto dalle nuove generazioni”.