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Pil, Busetta, “Previsione del NaDefr? Molto impegnativa”

Pil, Busetta, “Previsione del NaDefr? Molto impegnativa”

Intervista al professor Busetta, Professore Ordinario di Statistica economica presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Palermo

Pietro Busetta è Professore Ordinario di Statistica economica presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Palermo. È stato, tra le altre cose, Direttore dell’Istituto di Statistica Economica per la ricerca applicata e del Cirmet, Presidente della Fondazione Curella dalla sua costituzione nel 1985 fino al 2018.

Professore Busetta, è verosimiche secondo Lei che il prodotto interno lordo siciliano possa crescere a ritmi tali da raggiungere il valore di 100 miliardi nel 2024?
“In realtà quelle contenute nel NaDefr sono previsioni molto impegnative perché se è vero che per il 2021 ci può essere un dato di recupero, per cui diventa credibile il 7%, per il 2022, 2023 e 2024 la previsione mi pare estremamente impegnativa, estremamente positiva”

Quali sarebbero gli asset che dovrebbero portare ad incrementi tali della ricchezza prodotta?
“L’agricoltura rappresenta il 7% del Pil complessivo, quindi contribuisce per molto poco, l’incremento decisivo dovrebbe venire dai servizi, perché invece il manifatturiero rappresenta soltanto un altro 7% del Pil complessivo. Ed anche se dovesse fare un balzo in avanti potrebbe contribuire con decimali a quel 7% che si raggiungerebbe”.

E quindi?
“Potrebbero essere le costruzioni a dare un loro contributo importante anche per le nuove normative che il Paese si è dato. In realtà non vediamo quegli interventi sull’economia siciliana, come per esempio la messa a regime delle Zes, che possano giustificare dei dati così positivi. Che comunque è ovvio che ci auguriamo che si verifichino. Ma che temiamo possano essere una illusione. A breve usciremo con il report Sicilia del Diste consulting E potremmo dare la nostra visione per i prossimi anni!”