ROMA – Da locomotiva delle statistiche a fanalino di coda dei numeri concreti, quelli che contano davvero. Lungi dall’essere un traino per l’economia del Sud, o addirittura (come sostenuto in alcuni casi) del Paese, in quanto a ricchezza economica la Sicilia ha in realtà un peso ben inferiore rispetto a molte altre regioni. Nel corso di questa panoramica sul Pil italiano, realizzata con vari approfondimenti dal Quotidiano di Sicilia, è già stato messo in evidenza il vero quadro dei conti economici territoriali, smentendo l’interpretazione eccessivamente ottimistica che alcune frange della politica regionale hanno dato della crescita percentuale del Pil siciliano nel 2023: l’ormai celeberrimo +2,2%, freddo dato statistico che genera quella che è solo l’illusione di una Sicilia in testa alle regioni italiane per incremento della ricchezza.
I dati sul Pil espresso in miliardi di euro dimostrano che il risultato siciliano (110 miliardi di euro) resta lontano da quello di altre regioni, come il Veneto (197 miliardi) e la Lombardia (490,3 miliardi). Ma se l’analisi dei vari Pil regionali permette di evidenziare lo scarto economico tra l’Isola e le aree veramente prospere del Paese, spostando invece l’attenzione sui dati relativi al contributo economico medio per abitante la Sicilia sprofonda…