Home » Un cuore diviso a metà tra il Catania e la Juventus: Pippo Baudo e la sua passione per il calcio

Un cuore diviso a metà tra il Catania e la Juventus: Pippo Baudo e la sua passione per il calcio

Un cuore diviso a metà tra il Catania e la Juventus: Pippo Baudo e la sua passione per il calcio

“Un cuore diviso a metà”, ha sempre detto Pippo Baudo, ribadendo che teneva per entrambe le società, in primis i colori rossazzurri

Il mondo dello spettacolo piange una figura iconica della televisione italiana come Pippo Baudo. Il noto conduttore è stato anche un grande appassionato di calcio e tifoso del Catania e della Juventus. “Un cuore diviso a metà”, ha sempre detto Baudo quando si toccava questo argomento, ribadendo che teneva per entrambe le società.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Pippo Baudo e il Catania

Uno dei supporters vip e iconici del Catania è senza dubbio Pippo Baudo, un figlio di questa terra e che è partito dalla Sicilia fino alla scalata nazionale divenendo un’icona dello spettacolo e della conduzione di programmi televisivi.

Lui ha raccontato negli anni di tenere in casa diversi completini dei rossazzurri e ha partecipato in diversi momenti di storia del club etneo, come nel maggio 2006 quando il Catania è ritornato in Serie A sotto la gestione di Antonino Pulvirenti. Baudo aveva anche un grande legame con Angelo Massimino, di cui c’è un rarissimo scatto in una delle poche presenze al Cibali del noto conduttore negli anni ’80.

Lo stesso Catania FC ieri sera ha ricordato così Pippo Baudo: “Catania e tutta l’Italia perdono un uomo straordinario, che ha migliorato la televisione nazionale entrando nella storia del nostro Paese. Il Catania FC piange con grande commozione la scomparsa di Pippo Baudo, figlio illustre della nostra città, che ha sempre amato e onorato.”

L’amore per la Juventus

Ma Pippo Baudo è stato anche un grande tifoso della Juventus, con il leggendario Alessandro Del Piero come grande idolo. In casa, oltre alle maglie del Catania, teneva conservata una maglia numero 10 propria dell’ex capitano bianconero, regalata da Agnelli e Marotta. Altri idoli juventini per Baudo erano Gianpiero Boniperti e Carlo Parola, di cui emulava i gesti in campo. “Una volta, per imitarlo, mi fratturai le braccia” disse ai microfoni di Tuttosport nel 2014.

Un amore per il calcio che lo ha visto anche protagonista in campo, prima da mediano e poi da portiere, in un’epoca in cui il mondo pallonaro stava prendendo sempre più piede tra i giovani. Poi la televisione lo porterà lontano dai campi da calcio, ma Pippo Baudo resta fino alla fine un grande appassionato delle sue due squadre.