Pistola rubata, furto e soldi in casa: un arresto a Palermo - QdS

Pistola rubata e 40mila euro nascosti nei pacchi delle sigarette: scatta l’arresto a Palermo

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Pistola rubata e 40mila euro nascosti nei pacchi delle sigarette: scatta l’arresto a Palermo

Redazione  |
martedì 06 Giugno 2023

Ecco cosa hanno scoperto gli agenti durante il controllo in una casa di Borgo Vecchio a Palermo.

La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato un cittadino che dovrà rispondere dei reati di detenzione illegale di arma (una pistola rubata, per l’esattezza) e relativo munizionamento, furto aggravato di energia elettrica e ricettazione.

I poliziotti del commissariato di Pubblica Sicurezza “Libertà”, a seguito di verifiche e riscontri, sono giunti nei pressi dell’abitazione dell’uomo, a Borgo Vecchio, sospettato di detenere armi.

Pistola rubata e furto aggravato, un arresto a Palermo

Le operazioni di perquisizione domiciliare a carico dell’uomo hanno portato al ritrovamento e al sequestro probatorio di una pistola marca Beretta modello 70 calibro 7,65, con inserito un caricatore contenente 8 proiettili del medesimo calibro. Tale arma è risultata essere stata oggetto di furto, perpetrato qualche anno fa nel capoluogo.

Sempre nello stesso contesto, gli agenti hanno trovato anche 40mila euro, nascosti dentro diversi pacchetti di sigarette, posizionati all’interno della cappa della cucina dell’abitazione. Anche in ragione della assoluta sproporzione tra l’ingente somma di denaro trovata e il reddito mensile del nucleo familiare riconducibile all’uomo, d’intesa con la locale Procura della Repubblica, l’intera somma di denaro è stata sottoposta a sequestro preventivo d’urgenza.

Infine, nel corso dell’operazione di Polizia Giudiziaria, come riscontrato dal personale della società Enel, è stato accertato nell’abitazione dell’uomo un allaccio abusivo alla rete e-distribuzione.

L’autorità giudiziaria competente ha convalidato l’arresto. Giova precisare che l’odierno destinatario di misura restrittiva, è, allo stato, indiziato in merito ai reati contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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