Plaia Catania, micro discariche: possibile revoca della concessione

Micro discariche alla Plaia di Catania, l’Amministrazione comunale valuta la revoca della concessione

marikacontarino

Micro discariche alla Plaia di Catania, l’Amministrazione comunale valuta la revoca della concessione

Redazione  |
venerdì 09 Agosto 2024

"Impiegherebbero meno tempo a smaltirli correttamente. Se ritengono normale questo comportamento, dovrebbero trasferirsi nella giungla" dichiara il sindaco Trantino.

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha espresso in un post Facebook profonda indignazione per la creazione di micro discariche davanti la spiaggia libera n.1 della Plaia.

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“Ho visto la stomachevole condizione documentata alla spiaggia libera. Mi fa impazzire l’idea che qualcuno possa riempire la propria auto di rifiuti per poi abbandonarli in un luogo che magari frequenta con i propri bambini”, ha dichiarato Trantino. “Impiegherebbero meno tempo a smaltirli correttamente. Se ritengono normale questo comportamento, dovrebbero trasferirsi nella giungla”.

Micro discariche alla Plaia di Catania: la nota dell’Amministrazione

Il primo cittadino ha poi aggiunto che basterebbe un minimo impegno da parte di tutti per migliorare la situazione, ribadendo il concetto che “Catania è casa” e che trattare i luoghi pubblici con lo stesso rispetto riservato alle proprie abitazioni porterebbe a un miglioramento generale.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale ha reso noto di star valutando la possibilità di revocare la concessione al gestore delle tre spiagge libere comunali, alla luce della creazione delle micro discariche alla Plaia.

“In riferimento alle micro discariche di rifiuti indifferenziati che giornalmente si formano all’ingresso della spiaggia libera comunale n.1 e talvolta anche nelle altre due strutture comunali di accesso libero al mare, segnalate da numerosi cittadini, l’amministrazione comunale specifica che già in più occasioni il gestore privato della concessione demaniale è stato sanzionato per la condotta irregolare”, si legge nella comunicazione diramata dal Comune.

“Il conferimento scorretto è infatti prevalentemente dovuto alla mancata differenziazione all’interno dello spazio aperto al pubblico, senza il rispetto dei giorni di consegna delle singole frazioni di rifiuti previsti dal calendario informativo. Un’azione che costringe gli operatori a rimuovere la notevole quantità di rifiuti, talvolta persino con l’ausilio di mezzi meccanici, con grave dispendio di impiego di personale e costi economici anche a causa dell’aumento della quantità di indifferenziata che questo comporta in sede di smaltimento. L’amministrazione comunale, in sintonia con l’azienda appaltatrice della raccolta dei rifiuti, pur cercando di fronteggiare la situazione disponendo di attuare la separazione delle frazioni giornaliere, con inevitabile perdita di tempo e ritardi nell’esecuzione”. Da quei presupposti nasce dunque l’ipotesi di revoca al concessionario delle tre spiagge libere comunali.

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