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Le PMI in Sicilia faticano a ottenere un prestito: pioggia di rifiuti e divario col Nord in crescita

Le PMI in Sicilia faticano a ottenere un prestito: pioggia di rifiuti e divario col Nord in crescita
impresa lavoro artigiano

Tutto ciò fa parte di un sistema molto complesso ma, per una piccola (ma non troppo) parte, deriva anche dall’assoluta mancanza di istituti idonei al credito nell’Isola.

Trascinata da settori storicamente più o meno “forti” come edilizia, turismo e agroalimentare, da tempo l’economia siciliana mostra dei concreti segni di ripresa, con la conseguente – positiva e inevitabile – crescita del PIL che è stata registrata nell’ultimo periodo (indicativamente dal primo semestre del 2025). Come riporta Banca d’Italia infatti, “nel primo semestre del 2025 l’attività economica in Sicilia, seppure in leggero rallentamento, ha continuato a espandersi: in base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla BI, il prodotto è aumentato dell’1,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La crescita regionale si è confermata superiore a quella media nazionale e a quella del Mezzogiorno”.

Tuttavia, seppur anche in questo caso i fattori positivi non siano del tutto assenti, chi ha davanti a sé un muro da scalare nell’Isola è anche il mondo delle PMI, le piccole-medio imprese che, in Sicilia, sono un po’ vittima di un cortocircuito nazionale sul tema dei finanziamenti.

Le PMI in Sicilia ottengono pochi finanziamenti. Tasso fermo al 27%, rifiuti in abbondanza

Uno dei punti cardine delle problematiche in questo settore è l’accesso al credito da parte delle micro aziende della zona, con tassi di rifiuto dei finanziamenti nettamente superiore alla media nazionale del 2025. In certi ambienti poi, si registra un basso ricorso al credito bancario con una preferenza verso l’autofinanziamento o, in tanti contesti, ad un ridimensionato generico del plan di crescita. Il tutto, nonostante gli importanti – e costanti – incentivi messi in atto da tanti professionisti di ogni settore.

Ma andiamo nel dettaglio. Con l’economia locale che cresce nel tempo, anche le PMI in Sicilia hanno assunto un ruolo sempre più di livello nel contesto locale. Tuttavia, nonostante una buona solidità dimostrata per una parte di esse, il “rubinetto” dei prestiti e finanziamenti è probabilmente al momento “staccato”, o presenta comunque qualche importante anomalia. Come raccolto dall’ultimo studio condotto da “L’economia della Sicilia (Banca d’Italia, 2025)” e ripreso dal FQ infatti, in Sicilia soltanto il 27% delle piccole medio imprese ottiene un prestito o finanziamento, con un 22,8% delle richieste che viene invece al momento rigettato.

Il confronto con la media nazionale non regge. In Veneto rifiuto al credito al 10%

In tutto ciò, se la situazione sembra essere anomala, il quadro si complica mettendo a paragone la percentuale delle richieste di prestiti e finanziamenti rifiutati alle PMI siciliane con quelle del Nord e, in generale, con la media nazionale. In quest’ultimo caso, la % recita un 13,5: siamo già abbondantemente sopra i numeri delle piccole e medio imprese della Sicilia. Il paragone, se si allarga ulteriormente ad alcune zone del Nord Italia, non regge proprio il confronto. Prendiamo il caso del Veneto, dove il rifiuto di prestiti e finanziamenti verso le PMI locali è su per giù intorno ad appena il 10% delle richieste. Naturalmente sotto la media nazionale già ribadita, ma nettamente al di sotto (circa -12% e oltre) di quello registrato in Sicilia.

Tutto ciò fa parte di un sistema molto complesso ma, per una piccola (ma non troppo) parte, deriva anche dall’assoluta mancanza di istituti idonei al credito nell’Isola. Negli ultimi 10 anni infatti, la Sicilia ha perso un numero di sportelli importante, superiore alla media italiana. Da ciò, ne deriva quindi meno controllo e tutela al merito e lavoro delle PMI, penalizzando magari chi non dispone di apparati storici in senso di bilanci. Nonostante gli sforzi e incentivi, crescita e sviluppo costante, per le PMI dell’Isola c’è dunque ancora una discreta montagna da scalare.

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