"Nello spirito iniziale il Pnrr doveva imprimere una spinta aggiuntiva a nuovi investimentimenti", spiega il presidente Confindustria
L’Italia sul Pnrr si è “un po` smarrita”. Lo sottolinea, in una intervista al Corriere della Sera, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che parla anche degli inconti di questi giorni a Roma con le confindustrie di Parigi e Berlino. “Nello spirito iniziale il Pnrr doveva imprimere una spinta aggiuntiva a nuovi investimentimenti e ciò doveva servire a rivedere e riallocare la spesa pubblica, ma non lo si fa”, sottolinea Bonomi.
Quanto ai ritardi imputati dall’attuale esecutivo al precedente governo, Bonomi spiega: “Ci sono delle criticità, è innegabile. Ma dobbiamo lavorare tutti insieme per fare bene e in fretta. Se l`idea è di demandare molta gestione ai comuni, il più di essi non sono tecnicamente in grado”. Secono Bonomi “una gestione pubblico-privato secondo me può aiutare. Era nello spirito iniziale e dovremmo tornarci. Non vedo altra via”.
Nelle discussioni con gli omolghi europei, Bonomi spiega come siano tutti consapevoli della necessità di un fondo sovrano europeo per le grandi crisi. “Che succede se fra un anno o due c`è una crisi a Taiwan? L`Europa sarebbe di nuovo nel panico. Dunque occorre un`analisi attenta dei fabbisogni attuali e futuri di materie prime strategiche, per prevenire le carenze. E serve un fondo sovrano europeo che acquisisca partecipazioni nelle grandi società globali di materie prime eminerali strategici”.