I tre giovani sono iscritti al corso di laurea magistrale in Gestione d'azienda dell'Università Cattolica di Milano. Ecco cosa proporranno domani.
Ci sono anche tre siciliani tra i partecipanti, domani al Laboratorio Next Gen Eu, in cui oltre 150 studenti di Economia politica della laurea magistrale in Gestione d’azienda, divisi in 10 gruppi, hanno studiato i temi del piano, tra riforme e progetti di investimento.
Saranno i protagonisti dell’Hackathon, l’evento finale del percorso durante il quale gli studenti presenteranno i lavori legati al Pnrr sviluppati in questi mesi. A idearlo e realizzarlo è stato il prof. Francesco Timpano docente della facoltà di Economia e Giurisprudenza del campus di Piacenza dell’Università Cattolica.
In ‘gara’ anche tre siciliani iscritti alla laurea magistrale in Gestione d’azienda dell’Università Cattolica: Vincenzo Salone di Trapani che presenterà con il suo team un progetto sulle criticità e il ritardo nell’innovazione digitale e nella trasformazione tecnologica della pubblica amministrazione; Giacomo Merenda, di Milazzo, che si è occupato con il suo gruppo di un progetto sulle tassazioni ambientali, tra plastic tax, carbon tax ed energie rinnovabili; e Noemi Fracanzino, di Ragusa, che col suo gruppo presenterà un progetto sulle energie del futuro.
La sfida di domani sarà aperta alle14.30 con l’intervento di Marco Leonardi, capo Dipartimento della Programmazione economica alla Presidenza del consiglio che ha contribuito alla redazione della versione finale del Pnrr. Si aprirà poi la gara, durante la quale i progetti verranno giudicati da un panel di trenta esperti: i vincitori potranno avvalersi di un pacchetto finalizzato all’inserimento lavorativo offerto da Lavoropiù, l’agenzia per il lavoro con capitale interamente italiano che oggi conta più di 80 sedi tra filiali e divisioni specializzate in Italia, Regno Unito, Cina e Brasile .
“Grazie al laboratorio – spiega il prof. Timpano – i nostri ragazzi hanno avuto accesso a competenze trasversali vicine alla loro preparazione economico-giuridica, ma anche ingegneristiche ed architettoniche, profondamente diverse dal solco della loro scelta, e già questo si è rivelato molto formativo: del resto, quando dalla costruzione delle politiche si passa all’implementazione concreta, la necessità di essere flessibili e interdisciplinari è imprescindibile. Ed è un’ottima palestra per il futuro professionale che li aspetta”.