Secondo i dati Anci, Palermo supera Napoli e Bari.
La Sicilia è la Regione che ha ricevuto più investimenti del Pnrr alla data del 7 marzo. A certificarlo è l’Ifel, l’Istituto per la Finanza e l’Economia locale, istituito dall’Anci nel 2006. Ammontano infatti a 3 miliardi e 908 milioni le risorse assegnate all’isola nella prima fase del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo non significa che sono state spese, la sfida è aperta e le scadenze da rispettare si rincorrono mese dopo mese. Ma potenzialmente l’isola ha un tesoro più grande di ogni altra Regione, seguita da Lombardia, Lazio e Campania. La fetta più grande assegnata alla Sicilia riguarda la misura “Rivoluzione verde e transizione ecologica” con 1,7 miliardi; segue “Inclusione e coesione sociale” con 1 miliardo e 422 milioni; 588 milioni sono destinati a “Istruzione e ricerca”; solo 200 milioni riguardano “Digitalizzazione, cultura e turismo”.
Spulciando i dati della Fondazione Ifel raccolti nella sezione #PNRRinCOMUNE si può stilare una graduatoria delle città siciliane che sono state capaci di ottenere più fondi. Il Comune di Palermo spicca con 710 milioni. È la città siciliana che ovviamente porta a casa di più. Meno scontato è scoprire che supera anche le altre capitali del Sud come Napoli e Bari. Se si va ad analizzare il dato, però, si scopre che più della metà dei fondi di Palermo (480 milioni) sono destinati allo sviluppo del trasporto pubblico a cui si aggiungono 88 milioni per il rinnovo delle flotte di autobus verdi; i piani urbani integrati che mirano a riqualificare aree urbane degradate valgono 47 milioni, mentre 14,5 milioni sono destinati ad asili nido, scuole materne e tempo pieno. Appena 2 milioni vanno alla cultura e al turismo, indirizzati a valorizzare l’identità di parchi e giardini storici.
Anche Catania ottiene per cultura e turismo la stessa somma (2 milioni) per la stessa destinazione (valorizzare l’identità di parchi e giardini storici). Ed è già un traguardo se il confronto si fa con gli altri capoluoghi siciliani: per la misura “turismo e cultura 4.0” Messina, Siracusa, Trapani, Enna e Agrigento (capitale italiana della cultura 2025) sono a quota zero euro.
Tornando al computo totale di risorse assegnate alla data del 7 marzo, Catania è seconda con 193,87 milioni. Somma dentro cui spiccano 95 milioni per infrastrutture sociali, famiglia e terzo settore; 84 milioni per progetti di energia rinnovabile di cui 78 milioni vanno a nuovi bus elettrici; mentre i piani urbani integrati già assegnati valgono 74 milioni. Solo 7 milioni per asili nido, scuole materne e tempo pieno (Palermo e Siracusa ne hanno il doppio, ma anche Messina ha ottenuto di più, con 8 milioni).
Proprio la città dello Stretto è terza con risorse complessive pari a 125,69 milioni di euro: ai progetti di rivoluzione verde e transizione ecologica sono destinati 62 milioni (di cui 55 per rinnovo della flotta di autobus green); per inclusione e coesione sociale 53 milioni; per rigenerazione urbana 18 milioni e per riqualificazione dell’edilizia sociale 29 milioni.
Trapani ha ottenuto 55,76 milioni: quasi tutti destinati alla misura Inclusione e coesione (52,26 milioni) che vede progetti di riqualificazione di edilizia sociale e rigenerazione urbana; mentre 1 milione va ad asili nido e materne. Ragusa e Siracusa hanno avuto finanziamenti per 45 milioni ciascuna. Entrambe spiccano per le risorse destinate ad asili, scuole materne e tempo pieno (14,7 milioni Siracusa e 12,6 Ragusa).
Agrigento si ferma a 34,71 milioni, con la misura Inclusione e coesione sociale che ha la fetta più grande con 26,6 milioni, tra cui 19,9 per la rigenerazione urbana; 6 milioni sono destinati agli asili; 940mila euro per la digitalizzazione dell’amministrazione. Seguono Caltanissetta con 29,83 milioni, di cui l’80 per cento per la misura Inclusione sociale, ed Enna con 27,17 milioni, tra cui 19,9 per la rigenerazione urbana e 4,3 per asili nido e materne.
Tra le altre città in provincia di Catania: Acireale ha ottenuto 28 milioni; Misterbianco 23; Caltagirone 23; Paternò 25; Aci Catena 6,5; Giarre 8,7. Nel Palermitano: Bagheria 37 milioni; Monreale 22; Partinico 18; Carini 20. Sul sito della Fondazione Ifel è possibile consultare i finanziamenti Comune per Comune.