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Poco lavoro e scarsa produttività, Sicilia da fanalino di coda: si guadagna la metà rispetto al Nord

Poco lavoro e scarsa produttività, Sicilia da fanalino di coda: si guadagna la metà rispetto al Nord
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La Sicilia rappresenta un caso emblematico, segnato da una disparità marcata rispetto alle aree più sviluppate del Paese

In Sicilia si lavora poco, rispetto al resto della penisola. E di conseguenza, si guadagna e si produce meno. La Sicilia rappresenta un caso emblematico, segnato da una disparità marcata rispetto alle aree più sviluppate del Paese.

Un’analisi approfondita dei dati Inps appena rilasciati dall’ufficio studi Cgia di Mestre, l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese, evidenzia queste differenze, in particolare per quanto riguarda il numero medio di giornate retribuite, le retribuzioni giornaliere e annue, e la produttività. Il numero medio di giornate retribuite in Sicilia, secondo la Cgia, si attesta a 226,8, inferiore di 7 punti rispetto alla media nazionale che è di 233,6. Questo dato rivela una situazione di lavoro più instabile e meno continua nella regione, che si traduce in una retribuzione annua mediamente più bassa rispetto a quella del resto d’Italia.

In Sicilia si guadagnano in media 75,55 euro al giorno

La media delle retribuzioni giornaliere in Sicilia, infatti, è di 75,55 euro, un dato che, purtroppo, continua a rappresentare un livello salariale inferiore rispetto a quello di molte altre regioni del Paese. La retribuzione annua media siciliana si attesta quindi a circa 17.135 euro, ben lontana dai 23.662 euro di retribuzione annua media registrati nella penisola.

La differenza con Nord

Per non parlare della enorme differenza con il Nord Ovest, a 27.852 euro, e il Nord Est, a 24.838 euro. Il dato si fa ancora più allarmante se si guarda alla cima della classifica, in cui si trova la Lombardia, dove la retribuzione media annua è pari a 29,305 euro, per 258,8 giornate di lavoro annue e una retribuzione media giornaliera di 113,25 euro. Anche sul fronte della produttività, la Sicilia registra risultati inferiori rispetto alla media nazionale. La produttività per ora lavorata in Sicilia è inferiore del 20% rispetto al Nord Italia.

A Trapani si guadagnano appena 69,65 euro al giorno

Se si scende al particolare provinciale, Trapani registra i risultati peggiori: si lavora per 213 giorni l’anno, per appena 69,65 euro al giorno, e un totale annuo di 14.854 euro. Poco sopra, Ragusa, dove si sale a 15.590 euro, e poi Messina, a 15.684 euro. Enna supera di poco i 16.300 euro; Palermo e Caltanissetta si attestano sui 18 mila euro, mentre Catania e Siracusa arrivano a circa 18.300 euro. Quasi la metà di Milano, dove la retribuzione media annua è pari a 34.300 euro

. Questa condizione non è una novità, ma è radicata nella struttura economica della regione siciliana, dove prevalgono settori come l’agricoltura e i servizi, che tradizionalmente presentano una produttività inferiore rispetto ai settori industriali.

La differenza è ulteriormente amplificata dalla scarsità di investimenti in innovazione tecnologica, formazione professionale e infrastrutture, che impediscono a molte imprese siciliane di entrare in una vera dinamica di crescita e sviluppo.