Il podcast “Lo Sperone”, che ha visto protagonista per una controversa discussione con il figlio del boss Totò Riina, è al centro di una bufera che ha visto gli interventi di condanna delle massime cariche regionali – a partire dal presidente della Regione Renato Schifani -, dei politici e da altri enti. A commentare la vicenda è anche l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, che manifesta “sconcerto” per la vicenda avvenuta nelle scorse ore.
Tanti i contenuti dell’intervento di Giuseppe Salvatore Riina che hanno destato stupore e rabbia, dalla negazione del ruolo del boss negli omicidi del piccolo Giuseppe Di Matteo e di Giovanni Falcone al paragone tra l’infanzia di Riina Jr – in “emergenza continua” a causa della latitanza del genitore – a quella dei bambini di Gaza.
L’intervista al figlio di Riina, interviene l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia
Questa la nota dell’OdG siciliano: “L’Ordine dei giornalisti Sicilia prende atto con sconcerto dei contenuti di una chiacchierata fra i conduttori di un podcast trasmesso sul web e il figlio del sanguinario boss mafioso, Totò Riina. La chiacchierata, che non possiamo considerare intervista sia perché i conduttori del podcast non sono giornalisti sia perché il figlio di Riina ha potuto incensare il padre senza che nessuno dei presenti ricordasse le condanne del padre passate in giudicato e i reati a esse connessi, vene considerata un’offesa alle vittime di Riina, a quelle di mafia più in generale e a tutta la categoria dei giornalisti”.
“Con particolare riferimento – continua la nota dell’OdG Sicilia – a quei colleghi che quotidianamente svolgono con professionalità questo mestiere, rischiando la propria incolumità e, a seguito dell’uso e dell’abuso dello strumento della querela, anche i propri patrimoni. L’Ordine dei giornalisti Sicilia invita tutte le autorità interessate a verificare se nel corso del podcast possano essere riscontrate fattispecie di reato e, per proprio conto, si muoverà per verificare il configurarsi del reato di esercizio abusivo della professione“.
Schifani: “Parole gravissime”
Anche il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha condannato apertamente le parole di Riina Jr, etichettandole come “gravissime e offensive“ e “non solo nei confronti della memoria di Giovanni Falcone e delle vittime della mafia, ma anche verso tutti i siciliani che ogni giorno lottano per affermare la legalità”. Il governatore ha voluto dare voce anche alla “Sicilia che non dimentica” e che “non permetterà mai che si tenti di minimizzare la responsabilità di chi ha seminato morte e terrore nella nostra terra”.
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Foto Studio Iris da Pixabay

