Sull'argomento è intervenuto anche il parroco della chiesa San Giovanni Battista, Antonio Ruccia. "Sono a Roma ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato"
Tragedia a Bari, dove – nelle scorse ore – è stato trovato il corpicino senza vita di un neonato all’interno della culla termica di una chiesa, la parrocchia di San Giovanni Battista (a Poggiofranco, vicino la città).
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Secondo quanto emerso, il responsabile di questo gesto non avrebbe chiuso la porta della stanza in cui si trova la culla, non facendo scattare alcun allarme. In questo momento, sono in corso tutte le indagini del caso per tentare di ricostruire quanto accaduto nelle scorse ore in provincia di Bari.
Neonato morto a Bari, indagini in corso per ricostruire l’accaduto
Secondo quanto raccolto dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”, sono varie le ipotesi della morte su cui stanno lavorando le autorità. Dal malore al malfunzionamento della culla, nessuna strada sarebbe esclusa. Il piccolo – avvolto in una culla da una coperta azzurra – sarebbe stato ritrovato dal titolare di una ditta di pompe funebri presente a messa e, all’arrivo dei vigili del fuoco, è stata accertata la morte del neonato a Poggiofranco (Bari).
Le parole del parroco
Sull’argomento è intervenuto anche il parroco della chiesa San Giovanni Battista, Antonio Ruccia. “Sono a Roma ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato” – il breve intervento di don Ruccia, che ha parlato del mancato allarme in seguito “alla forzatura” della stanza in cui era presente la culla termica dove è stato posto il piccolo. Sul caso, indaga adesso la polizia locale.