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Polemica sul post di Paolo Cappuccio: “Seleziono chef non comunisti o con problemi di orientamento sessuale”

Polemica sul post di Paolo Cappuccio: “Seleziono chef non comunisti o con problemi di orientamento sessuale”
chef Paolo Cappuccio foto social

L’annuncio è avvenuto tramite post Facebook con uno stipendio tra i “2mila e i 4mila euro” ma con un particolare che ha destato non poche polemiche

Lo chef stellato Paolo Cappuccio ha annunciato una nuova apertura in Trentino-Alto Adige, più precisamente in Val di Fassa. L’annuncio è avvenuto tramite post Facebook con uno stipendio tra i “2mila e i 4mila euro” ma con un particolare che ha destato non poche polemiche. Infatti, nel posto Cappuccio ha scritto che si seleziona: “chef con brigata per hotel 4 stelle in Trentino. Astenersi comunisti, fancazzisti e persone con problemi di orientamento sessuale“. Molti i commenti di indignazione generale.

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Il post poi rimosso di Cappuccio

“Selezione chef con brigata per hotel 4 stelle in Trentino da dicembre a fine marzo. Chef più tre capi partita e un pasticcere. Per info in privato. Grazie. Evitate di farmi perdere tempo”, scrive lo chef stellato. Poi le stesse specifiche molto precise: “Sono esclusi comunisti/fancazzisti, master chef del c…o e affini, persone con problemi e problematiche di alcol droghe e orientamento sessuale. Quindi se eventualmente resta qualche soggetto più o meno normale…. persone referenziare se rimangono ben volentieri. Evitate di commentare cazzate, sarete automaticamente bruciate”.

Cappuccio si difende: “Ero disperato”

“Ero esasperato dopo l’ennesima esperienza negativa. Non ne posso più di collaboratori che si mettono in malattia, bruciano il pesce o non lavorano. Ho diritto a scegliere chi entra nella mia cucina”. Così lo chef Paolo Cappuccio al Corriere della Sera che si difende dalle accuse, denunciando di essere stato vittima di insulti e minacce. “Si presentano con tanti hobby, con il cane, la chitarra, idee di sinistra e si rivelano fallimenti professionali. Li ho esclusi per non perdere tempo”.

Poi sui gay Cappuccio dice: “Mi è capitato di avere persone non etero, che esibivano in modo molto eccessivo, fino a dar fastidio, il loro modo di vivere diversamente. In brigata si creavano problemi, litigi, insulti. Quindi, per evitare spiacevoli conversazioni, ho sottolineato che uno può essere quello che vuole, ma non ostentarlo in questo modo troppo oltre e poco elegante. Io ho amici gay, usciamo e andiamo in vacanza assieme. Ma sul lavoro uno sta al suo posto. Se invade la libertà di un altro sta imponendo la sua posizione di vita, che può dar fastidio”.