Ancora uno slittamento: complice la pandemia, non si voterà nemmeno a maggio. Per il momento la città resterà amministrata dalla Commissione straordinaria: tra i deputati iblei è scontro aperto
VITTORIA (RG) – Ancora una proroga, ancora uno slittamento per le elezioni del Comune di Vittoria. La notizia è arrivata proprio in questi giorni: le votazioni previste già da tempo sono state infatti spostate a maggio. Una follia per la città di Vittoria che da anni, dopo lo scioglimento per mafia, è amministrata da una commissione straordinaria.
L’anno scorso è stata la pandemia a rendere infattibili le elezioni ma, adesso, quest’ulteriore rinvio rende tutto più complicato. La prima perplessità arriva dalla commissione Antimafia dell’Ars, presieduta da Claudio Fava che ha manifestato all’assessore regionale agli Enti locali Marco Zambuto “la propria forte preoccupazione per questo ulteriore, incomprensibile slittamento e per la vulnerabilità della città di Vittoria, ormai da quasi tre anni in attesa di tornare al voto e a una recuperata agibilità democratica e amministrativa dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale nel luglio 2018”.
Lo scontro sullo slittamento delle elezioni si è reso subito ben visibile in provincia, in particolare tra i deputati regionali Nello Dipasquale e Giorgio Assenza. Mentre il primo giudica il rinvio come “l’azione più oltraggiosa e politicamente squallida che Musumeci potesse compiere nei confronti di una comunità che da mesi attende di poter andare alle urne per scegliere chi deve amministrarla”, il secondo sostiene semplicemente che “sarebbe opportuno, in un periodo di grave difficoltà della vita istituzionale di una città, recuperare lo spirito del dialogo razionale e la capacità di argomentare evitando, quanto meno, di uscire dal perimetro della realtà”.
Per Dipasquale, infatti, un’ulteriore rinvio è una follia perché il Comune di Vittoria ha la necessità di avere una nuova Giunta e degli amministratori. “È una vergogna e un affronto per il laborioso popolo vittoriese – ha sottolineato Dipasquale – perché per ragioni che solo Musumeci può comprendere si è deciso di sospendere la democrazia a Vittoria più del dovuto: infatti, l’ultimo decreto legge in tema di elezioni amministrative stabiliva che per i comuni sciolti per mafia, ed è il caso di Vittoria, le elezioni erano da celebrarsi entro il 20 maggio. Quindi, la Regione avrebbe potuto scegliere qualsiasi data entro questa forbice, ma mentre viene scelta metà marzo per Tremestieri Etneo, per Vittoria si è deciso di arrivare agli ultimi giorni utili. L’on. Assenza è uscito allo scoperto per difendere l’indifendibile, cioè l’ennesimo rinvio delle elezioni nel comune di Vittoria, e lo fa con delle dichiarazioni raccapriccianti che fanno pensare che potrebbe essere proprio lui il mandante politico di questa porcheria”.
Il deputato Assenza, però, non raccoglie le provocazioni. “L’appello, l’auspicio, nell’interesse della città di Vittoria, dei suoi cittadini, delle attività economiche in ginocchio – ha detto – è quello di abbassare i toni e tornare alla ragione, in un momento difficile per tutti e in vista della parte finale di una campagna elettorale che dura da troppi mesi e che dovrebbe riportare alla normalità la città”.