“Durante l’interrogazione a risposta immediata presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, ho posto alla Sottosegretaria Nisini un quesito riguardante la situazione in cui versano i lavoratori poligrafici di imprese stampatrici ed editrici.
In questi ultimi anni il mercato dell’editoria è cambiato profondamente a seguito dell’arrivo di nuovi strumenti tecnologici e digitali, che hanno messo in crisi il comparto della carta stampata.
La situazione è ulteriormente peggiorata con l’arrivo della pandemia e si rendono dunque necessari nuovi strumenti per aiutare i 277 lavoratori poligrafici di imprese editrici e/o stampatrici di giornali quotidiani del nostro Paese, la maggior parte dei quali localizzati nel Mezzogiorno.
Ad oggi la Legge Fornero e le modifiche stabilite dalla legge di bilancio del 2019, consentono l’accesso alla pensione anticipata per i lavoratori poligrafici solo qualora questi abbiano raggiunto un’anzianità contributiva di almeno 35 anni.
Quello che auspico dunque è che venga introdotto dal Governo uno scivolo pensionistico che possa, in presenza di crisi aziendale, consentire ai lavoratori del comparto di ottenere la pensione con un’anzianità contributiva di 32 anni di servizio.
Bene la Sottosegretaria che, nel riconoscere la fondatezza della domanda, garantisce e sottolinea l’impegno del Ministero nel valutare interventi normativi adeguati e nella direzione da noi auspicata.
Sostanzialmente, ripristinando lo status quo precedente alla legge Fornero, si andrebbe ad aprire una finestra che potrà salvare non soltanto questi lavoratori, ma verrà dato un supporto a importanti testate giornalistiche che hanno fatto la storia dell’editoria nel nostro Paese”, così in una nota la deputata catanese Maria Laura Paxia (Misto).