Su di lui, applicata la misura della custodia cautelare direttamente in carcere con l'accusa di diversi reati, su tutti quelli di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori all’ex convivente e alla madre della ragazza.
Per oltre 7 anni, mamma e figlia sono state violentate dal convivente della più giovane a Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Per tutto questo tempo, infatti, le due donne erano costrette a subire le atrocità del 35enne con cui la ragazza conviveva.
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Reggio Calabria, 7 anni di violenza su ex compagna e suocera
Secondo quanto emerso dalla ricostruzione effettuata dai carabinieri, le due donne – mamma e figlia – erano da anni sotto le violenze dell’uomo, un 35enne convivente della ragazza. Già conosciuto alle Forze dell’Ordine per reati contro la persona, il pregiudicato è stato scoperto dopo una segnalazione da parte della madre (ovvero la suocera dell’aggressore) che, esausta dalla situazione, avrebbe chiesto aiuto all’altra figlia, la sorella della ragazza coinvolta.
Quest’ultima, che vive in Lombardia, avrebbe avuto un ruolo chiave nella vicenda in quanto testimone “diretta” delle violenze dopo che, a seguito delle segnalazioni, avrebbe ascoltato al telefono le orribili frasi pronunciate dall’uomo all’indirizzo della madre dell’ex compagna (ovvero la suocera), prima della successiva aggressione fisica. A quel punto, liberatasi dal 35enne la donna sarebbe riuscita a scappare in ospedale, mentre la figlia allertava i carabinieri raccontando tutto ciò che aveva raccolto.
L’arresto dell’uomo e i prossimi sviluppi
Fatte le dovute indagini, grazie alla collaborazione delle due donne è stato quindi possibile fermare l’uomo, un 35enne. Su di lui, applicata la misura della custodia cautelare direttamente in carcere con l’accusa di diversi reati, su tutti quelli di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori all’ex convivente e alla madre della ragazza. Adesso, il caso si svilupperà nei prossimi mesi con una sentenza definitiva.