Politica: fascismi e razzismi, parla anche Papa Francesco e riceve rom e sinti - QdS

Politica: fascismi e razzismi, parla anche Papa Francesco e riceve rom e sinti

Politica: fascismi e razzismi, parla anche Papa Francesco e riceve rom e sinti

giovedì 09 Maggio 2019

"I veri cittadini di seconda classe sono quelli che scartano la gente". Esclusa Altaforte, vicina a Casapound ed editrice della biografia di Salvini dal Salone del Libro di Torino, tornano tutti gli ospiti. Chiara Appendino al leader leghista, "Ci siamo presi la responsabilità di fare una scelta di campo"

Il balletto continua: il capo della Lega Nord e ministro dell’Interno Matteo Salvini continua a scrivere sui social che il fascismo non esiste più mentre contemporaneamente il suo editore, Francesco Polacchi, fondatore di Altaforte, viene indagato per apologia del fascismo dopo aver dichiarato “Io sono fascista, l’antifascismo è il vero male di questo Paese”.

E’ il medesimo sistema dei messaggi targettizzati della sua “Bestia”, la macchina per la Comunicazione sui social, che permette a Salvini di affermare, senza essere smentito, che i migranti in Libia staranno benissimo nonostante quel Paese sia in preda a scontri che hanno fatto centinaia di morti.

Intanto Polacchi, escluso dal Salone di Torino dalla levata di scudi nei suoi confronti, ha affermato che “La pietra dello scandalo è il libro di Salvini, è un attacco al ministro”. Poi però ha detto di non aver “Mai parlato con Matteo Salvini rispetto a questo libro: noi abbiamo un contratto con l’autrice, Chiara Giannini”.

Il capo politico grillino Luigi Di Maio ha tentato di barcamenarsi: “il punto non è tanto che l’editore è di CasaPound, ma che Polacchi è andato a dire che l’anti-fascismo è il male assoluto, quando la nostra Costituzione nasce sui valori contro il fascismo”.

Il capo della Lega Nord e autore del libro in questione, fingendo di dimenticare chi davvero li bruciava e negando la storia, ha commentato: “Siamo alla censura, al rogo dei libri”.

Al leader leghista, la sindaco di Torino Chiara Appendino del M5s – la quale ieri insieme al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha presentato un esposto contro Polacchi alla magistratura, che ha subito aperto un’inchiesta -, ha replicato: “Ci siamo presi la responsabilità di fare una scelta di campo”.

“Bene hanno fatto – ha detto a Palermo il segretario della Cgil Maurizio Landini -, perché Lo Stato non può permettere l’apologia del fascismo, che in questo Paese è un reato”.

Anche la sopravvissuta ad Auschwitz Halina Birenbaum ha ringraziato la Sindaco di Torino e il Presidente della Regione Piemonte “per la decisione coraggiosa”.

E un attacco diretto, frontale, al fascismo e al razzismo ispirato da alcuni personaggi politici è venuto, sempre più forte e chiaro, da Papa Francesco, che, incontrando in Vaticano cinquecento “zingari” tra rom e sinti, ha detto: “I veri cittadini di seconda classe sono quelli che scartano la gente e con la scopa in mano buttano fuori gli altri”.

Un riferimento che a molti è apparso chiaramente come un indice puntato contro la politica dei porti chiusi del capo della Lega Nord, che pure si professa cristiano e qualche giorno fa si era persino permesso di interpretare il pensiero del Pontefice affermando che il Santo Padre “non può volere il caos”.

La risposta del Papa – a due giorni di distanza dalla boutade salviniana e all’indomani della contestazione fascista a Casal Bruciato della sindaco di Roma Virginia Raggi “colpevole” di aver visitato una famiglia rom intestataria di un alloggio popolare -, è stata chiarissima: “Prego per voi, e quando leggo sul giornale una cosa brutta, soffro”, ha affermato parlando ai rom.

E ha sottolineato che quanto sta avvenendo “non è civiltà”, invitandoli a “lasciarsi dietro il rancore”.

Anche la famiglia rom di Casal Bruciato – il marito, la moglie e una figlioletta piccola in braccio – è arrivata nel tardo pomeriggio nella basilica di San Giovanni in Laterano, invitata da Papa Francesco in occasione dell’incontro con la diocesi di Roma e con il cardinale vicario Angelo De Donatis.

La famiglia, attraversato il transetto della cattedrale, è entrata nella sacrestia, per un colloquio diretto con il Pontefice.

Tornando al Salone del Libro di Torino, con l’esclusione di Altaforte (che ha preannunciato un’azione legale), sono tornati sulla loro decisione molti autori che avevano annunciato l’intenzione di disertare gli incontri torinesi.

Tra questi Tomaso Montanari, Carlo Ginsburg, Francesca Mannocchia e il collettivo Wu Ming.

Dure erano state le prese di posizione contro il fascista dichiarato Polacchi – in passato anche condannato per scontri di piazza – anche del Museo di Auschwitz.

Tra le “star” che, senza Altaforte, saranno a Torino, c’è anche l’autore di fumetti Zerocalcare, che ha dichiarato: “Credo che il clima e le prese di posizione di tanti e tante in questi giorni abbiano contribuito a l’esito di questa vicenda e spero che servano a non normalizzare più in futuro la presenza dei fascisti”.

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