Polizia di Stato di Enna, azioni di contrasto all’illegalità - QdS

Polizia di Stato di Enna, azioni di contrasto all’illegalità

Polizia di Stato di Enna, azioni di contrasto all’illegalità

giovedì 25 Luglio 2024

Sono stati attivati degli interventi integrati multilivello a Piazza Armerina per combattere la criminalità mafiosa mentre in tutta la provincia continua l’impegno sul fenomeno della violenza contro le donne

ENNA – La Polizia di Stato di Enna, negli ultimi giorni, nell’ambito dei servizi di controllo per la prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, ha attuato, nel Comune di Piazza Armerina, interventi integrati multi livello di controllo del territorio mediante specifici moduli di coordinamento operativo tra le forze di Polizia.

Gli equipaggi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impiegati nei suddetti servizi hanno perseguito l’obiettivo di consolidare la presenza delle Istituzioni nel territorio con l’intendimento di contribuire a restituire alla collettività un senso profuso di rispetto della legalità.

I controlli effettuati, hanno permesso di conseguire i seguenti risultati: n. 123 veicoli, n. 193 persone, elevate n. 21 sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Sono stati, altresì, effettuati, ad opera della Divisione Pas della Questura, due controlli amministrativi ad un esercizio commerciale e ad una sala giochi della zona.

Continua anche l’impegno nel territorio ennese sul fronte del contrasto alla violenza di genere. Il questore della provincia di Enna ha dato particolare impulso alla misura di prevenzione personale dell’ammonimento, i cui effetti normativi sono stati rafforzati a seguito della nota Legge 24 novembre 2023, n. 168 (cosiddetta Legge Roccella), che fra l’altro ha ampliato il novero dei reati spia di violenza domestica, introducendo anche la violazione di domicilio e il danneggiamento, vale a dire comportamenti non immediatamente lesivi del bene dell’integrità personale.

Il questore, per il tramite della Divisione Anticrimine della Questura, compie un monitoraggio dei fenomeni, che possono essere sintomatici di casi di violenza intra-familiare. Sebbene tale strumento sia azionabile anche d’ufficio, è sempre raccomandata la collaborazione delle vittime, anche mediante una semplice istanza.

Fra l’altro si richiede anche a possibili persone informate, come i parenti o i vicini di casa, di segnalare alle forze dell’ordine casi di potenziale violenza intra-familiare.

Nel semestre appena trascorso sono stati irrogati 44 ammonimenti (a fronte dei 19 del medesimo primo semestre del trascorso anno 2023 grazie anche al segnalato ampliamento delle fattispecie di reato sintomatiche), anche su proposta di altre forze di polizia, la cui esecuzione, al di là della stesura del relativo processo verbale, diventa anche occasione per un richiamo del soggetto maltrattante, al quale viene appositamente contestata la gravità delle condotte commesse, con l’avvertimento (appunto ammonimento) di attivazione di strumenti più gravi ed afflittivi in caso di reiterazione, quali ad esempio la sorveglianza speciale con braccialetto elettronico, già attivata nella provincia di Enna.

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