Milano, 1 ott. (askanews) – Dalla colazione al dolce, passando per snack e secondi piatti, a tavola il trend del momento è la croccantezza, quella nota crunchy, per dirla con un termine più accattivante, che tanto ingolosisce. La ricercano otto italiani su 10 e il 57% di loro dice di scegliere più che in passato cibi crunchy. Non è solo un fatto di consistenza, c’è anche il suono del cibo croccante che pare ci prepari a gustarlo di più. E tra i cibi più apprezzati in tal senso dagli italiani c’è il pollo arrosto, la cui croccantezza per sei su 10 genera appagamento e soddisfazione. Secondo una flash survey di Astraricerche per Unaitalia, l’associazione dei produttori di carni avicole, in occasione del Pollo arrosto day, per circa il 40% questo piatto è un comfort food di cui adorano proprio la pelle croccante, che rimane la parte preferita (35,3%).
Il pollo, per la verità, parte da buone basi, essendo la carne più acquistata (44% della spesa, dati Ismea), consumata dal 76,6% dei connazionali almeno una volta alla settimana nel 2025 (la metà due o più volte, dati AstraRicerche 2025). E se si osserva la classifica dei cibi salati crunchy prediletti, notiamo che quello arrosto è nella top five, dopo le fritture, le patatine fritte/in busta, la bruschetta, la pizza romana scrocchiarella e prima di noccioline e popcorn. Ecco perchè la nona edizione del Pollo arrosto day, la maratona social promossa da Unaitalia che cade il 2 ottobre, celebra il “crunch effect”, di questo piatto.
Per raccontare questa croccantezza, hanno coinvolto lo chef Errico Recanati (ristorante Andreina, 1 stella Michelin) che insieme ai Food Ensemble (il gruppo che ha inventato il “concerto che puoi mangiare”) cucinerà insieme, campionerà e mixerà il suono della ricetta del cracker di pollo in potacchio e aglio affumicato. La performance – trasmessa sui social – trasformerà i suoni della ricetta – il fruscio degli ingredienti, il rumore delle preparazioni e il crunch del pollo arrosto – in un concerto di musica elettronica.
“Il Pollo Arrosto Day è un’occasione per scoprire trend e curiosità su una carne 100% made in Italy, che piace al 94% delle famiglie per le sue proprietà nutrizionali, il gusto e la versatilità di preparazione, che può spaziare da versioni healthy a quelle più appetitose e crunchy – dichiara Lara Sanfrancesco, direttrice di Unaitalia -. Oggi le carni bianche sono sempre più apprezzate dagli italiani: il 2024 ha visto gli acquisti domestici in crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente. Un trend confermato anche dal primo trimestre 2025, con un +5,7% rispetto all’anno precedente”.
“Il mio piatto per il Pollo arrosto day, il Cracker di pollo in potacchio e aglio affumicato, è tutto incentrato sulla croccantezza della pelle – spiega lo chef Recanati – Per me è la parte più buona del pollo, che viene esaltata pienamente dalla nostra cottura alla brace: così la pelle diventa gonfia e croccantissima. Il pollo arrosto con l’intingolo del classico Potacchio “marchigiano” è il mio piatto della memoria: una ricetta storica del ristorante, con i sapori che amo, come l’aglio, il rosmarino e l’olio. Basta schiacciarne la pelle super croccante per scoprire la morbidezza del potacchio”.
Ma qual è il “crunch factor”? Lo spiega la scienza: il cibo non è solo odore, vista e sapore, ma anche suono. Il rumore della masticazione può raggiungere anche i 63 decibel, più del suono prodotto da una normale conversazione (60 decibel) e del fruscio delle foglie (20 decibel). La scienza ha persino analizzato le frequenze audio di alcuni cibi croccanti: i più friabili (crispy) vengono di solito assaporati con gli incisivi e producono un suono più acuto; i croccanti (crunchy) invece con i molari che li fanno suonare su toni più bassi e profondi. Il croccante, quindi, è musica per i sensi e influenza il nostro rapporto con il cibo. Ogni prodotto che si può sgranocchiare richiede un tempo maggiore di masticazione e ciò consente un incremento della consapevolezza e del piacere nel consumo di cibo. Non a caso quasi il 65% degli italiani collega al croccante appagamento e soddisfazione, il 61,4% a gioia e allegria, il 48,3% a relax e distensione.

