“I nostri reparti ospedalieri stanno già registrando un numero elevato di pazienti affetti da polmonite”, segnala Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. Ogni anno, in Italia, si contano circa 150 mila ricoveri legati a questa patologia e oltre 9 mila decessi. Le previsioni per la stagione influenzale non sono incoraggianti: i dati provenienti dall’Australia, che anticipa l’andamento dei virus respiratori nell’emisfero nord, mostrano un incremento significativo dei casi, facendo temere un inverno difficile anche per il nostro Paese.
Nonostante ciò, Matteo Bassetti ai microfoni di Leggo ricorda che l’Italia mantiene uno dei tassi di mortalità più bassi d’Europa, grazie a diagnosi sempre più rapide e a terapie efficaci.
Bassetti: “Ecco quali sono i sintomi della polmonite”
“La polmonite è una malattia che colpisce i polmoni ed è causata da tantissimi agenti eziologici diversi. – dice Bassetti ai microfoni di Leggo – Può essere causata dall’influenza, può essere causata dallo pneumococco (che è un altro batterio che tipicamente può causare polmoniti), può essere causata dalla legionella, può essere causata da altri batteri come l’Haemophilus, come la Klebsiella, come l’escherichia coli e può essere causata anche da altri tipi di virus, per esempio il coronavirus, il Covid, il virus respiratorio sinciziale. Sono tantissimi, quindi, i microrganismi che possono causare polmoniti”.
“I sintomi della polmonite sono abbastanza tipici, perché abbiamo una classica insufficienza respiratoria, cioè fondamentalmente si ha la dispnea, cioè la difficoltà a respirare. Con la desaturazione, cioè il saturimetro ci dice che la saturazione che normalmente è intorno al 95% scende a 90, 89, 88, 87, quindi c’è una difficoltà a scambiare l’ossigeno a livello polmonare. Poi ci può essere la febbre, ci può essere la tosse, che in genere se c’è una forma interstiziale è secca, se invece c’è una forma più facilmente batterica, una tosse grassa, magari una tosse con anche un espettorato rugginoso, può esserci un dolore abbastanza tipico a livello del del petto, a livello della schiena, che in genere è tipico della polmonite E poi naturalmente una stanchezza, una spossatezza, questi sono i generi sintomi più importanti”.
“Come curare la polmonite”
Quindi, come curare la polmonite? Il medico a Leggo risponde così: “Le polmoniti batteriche hanno bisogno di una terapia antibiotica per almeno 7 giorni e si guarisce completamente. Per le polmoniti virali si può usare la terapia antivirale, quella, per esempio, da influenza con l’oseltamivir e quella da Covid con il remdesivir che sono le due farmaci antivirali, mentre per tutti gli altri tipi di virus, purtroppo grossi farmaci non ce ne sono, quindi bisogna cercare di gestire al meglio i sintomi.
“Si possono gestire col cortisone, che è una terapia anti-infiammatoria molto potente, o con altri farmaci antinfiammatori in uso. Per distinguere una polmonite dai tipi diversi di microorganismo bisogna fare un tampone, quindi bisogna fare un po’ come si faceva durante il Covid.”
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