Trasparenza e imparzialità al centro del dibattito sull’appalto per il nuovo polo pediatrico regionale in Sicilia, un’opera pubblica da 170 milioni di euro destinata a segnare il futuro della sanità dell’isola.
A sollevare il caso è il Codacons, che interviene dopo un’inchiesta pubblicata da “la Repubblica”, in cui si mette in dubbio l’opportunità della nomina dell’avvocato Nunzio Pinelli come presidente della commissione giudicatrice della gara.
Il legame professionale al centro delle polemiche
Secondo quanto riportato dalla testata giornalistica, Pinelli risulterebbe socio nello stesso studio legale del figlio del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Un dettaglio che, se confermato, potrebbe rappresentare una possibile situazione di conflitto d’interessi.
Il Codacons precisa di non voler formulare censure personali, ma sottolinea l’importanza di approfondimenti ufficiali per garantire la regolarità della procedura e la piena indipendenza degli organi coinvolti.
Appalti pubblici e sanità: serve un modello di correttezza amministrativa
“L’entità dell’opera e il suo impatto sulla sanità regionale richiedono massima chiarezza”, afferma il Codacons, aggiungendo che le grandi opere pubbliche, specialmente in ambito sanitario, devono essere esempi di correttezza e trasparenza.
L’associazione invita il Presidente della Regione a verificare i fatti così come riportati dalla stampa e a valutare la possibilità di revocare l’incarico a Nunzio Pinelli, se ciò potesse servire a tutelare la regolarità della procedura e la fiducia dei cittadini.
Pronta una segnalazione a Corte dei Conti e Anac
Il Codacons annuncia infine che, in caso di conferma delle informazioni e assenza di chiarimenti ufficiali, si riserva di presentare formale segnalazione all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e alla Corte dei Conti, affinché siano valutati eventuali profili di incompatibilità, conflitto d’interessi o danno erariale.

