Il Ponte sullo stretto di Messina ”rischia di affossare i bilanci dell’Anas, società importante che va difesa e tutelata”. La Corte dei conti ha rilevato che il bilancio 2023 si è chiuso con una perdita di 162,7 milioni di euro ”riconducibile alla svalutazione del valore della partecipazione detenuta nella società Stretto di Messina”. Dopo i rilievi della magistratura contabile ”il governo non può più girarsi dall’altra parte”. Lo affermano i deputati del Pd, Anthony Barbagallo e Marco Simiani, che hanno presentato un’interrogazione alla Camera rivolta ai ministri dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
I deputati dichiarano che ”secondo i magistrati contabili la disciplina vigente non è compatibile con il criterio della valorizzazione ‘al costo’ della società Stretto di Messina nel bilancio Anas 2022, nel quale si ometteva l’analisi dei costi funzionali al riavvio dell’opera di collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Una violazione della legge accertata anche dal perito indipendente nominato dal Mef, che ha ritenuto non funzionali al riavvio dell’opera oltre 85 milioni di euro di costi sostenuti dalla società, con conseguente grave svalutazione del valore delle azioni”.
Secondo i parlamentari la Corte dei conti contesta anche il ricorso a ”onerosi e ingiustificati pareri di professionisti esterni e segnala la necessità che la società, particolarmente esposta a gravi comportamenti corruttivi, debba essere riportata nell’ambito di applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza, dalla quale attualmente risulta esclusa in quanto partecipata da Fs”. Il governo ”deve garantire la vigilanza esplicitamente invocata nella relazione della Corte dei conti, superando l’attuale situazione di incertezza determinata dal rapporto concessorio e riportando Anas nell’ambito di applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza”.
La risposta della società Stretto di Messina
“A differenza di quanto riportato da due membri della Camera dei Deputati – ha commentato l’Amministratore Delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci – la società si conforma alle normative in materia di trasparenza (decreto legislativo 33/2013) e di prevenzione della corruzione (legge 190/2012), ponendo in essere gli adempimenti previsti dalle suddette disposizioni, nonché dai provvedimenti emanati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.
In particolare, Stretto di Messina pubblica nell’apposita sezione “Società Trasparente” del proprio sito istituzionale informazioni, dati e documenti previsti in assolvimento degli obblighi su trasparenza e anticorruzione”.

