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Ponte sullo Stretto, la “violazione habitat” dietro al no della Corte dei Conti. Ciucci: “Avviato esame sulle motivazioni”

Ponte sullo Stretto, la “violazione habitat” dietro al no della Corte dei Conti. Ciucci: “Avviato esame sulle motivazioni”
Ponte sullo Stretto di Messina, rendering

Diffuse le motivazione del no all’opera da parte della Corte dei Conti. Ecco tutte le possibili violazioni contestate.

Con una nota ufficiale diramata in queste ore, la Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei Conti ha depositato e reso note le motivazioni per le quali il 29 ottobre scorso è stato decretato il no alla delibera del CIPESS per la costruzione del Ponte sullo Stretto a Messina.

Violazione di due direttive europee, tra cui quella relativa alla conservazione di habitat naturali, e mancanza del parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti sul piano tariffario. Sono i motivi alla base della decisione della Corte dei Conti che lo scorso ottobre ha negato il visto e la conseguente registrazione alla delibera del CIPESS (di agosto) sul via libera al ponte sullo Stretto di Messina, come si legge nella lunga deliberazione depositata oggi dalla Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte.

Ponte sullo Stretto di Messina, il no della Corte dei Conti. Le motivazioni

Come sottolineato dalla Corte dei Conti, infatti, “ricusato il visto – e la conseguente registrazione – della delibera CIPESS n. 41 del 6 agosto 2025 avente a oggetto: “Collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse FSC ai sensi dell’articolo 1, comma 273-bis, della legge n. 213 del 2023 e approvazione, ai sensi dell’articolo 3, commi 7 e 8, del decreto-legge n. 35 del 2023, del progetto definitivo e degli atti di cui al decreto-legge n. 35 del 2023”.

Il Collegio, nell’espletamento del controllo preventivo di legittimità, ha ritenuto di assegnare prioritario rilievo alla:

  • Violazione della direttiva 92/43/CE del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, a causa della carenza di istruttoria e di motivazione della c.d. delibera IROPI;
  • Violazione dell’art. 72 della direttiva 2014/24/UE, in considerazione delle modificazioni sostanziali, oggettive e soggettive, intervenute nell’originario rapporto contrattuale;
  • Violazione degli artt. 43 e 37 del decreto-legge n. 201/2011, per la mancata acquisizione del parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti in relazione al piano tariffario posto a fondamento del piano economico e finanziario.

Con la medesima delibera sono state, dunque, formulate osservazioni relative a ulteriori profili confermati all’esito dell’adunanza, ma ritenuti non decisivi ai fini delle valutazioni finali. A riportarlo è la Corte dei Conti.

Ponte sullo Stretto, la replica di Ciucci: “Avviato attento esame motivazione Corte dei Conti”

“Abbiamo ricevuto e stiamo esaminando in queste ore le motivazioni della Corte dei conti per il provvedimento di ricusazione del visto alla Delibera CIPESS n. 41/2025 che ad agosto ha approvato il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina”. Ha commentato in seguito l’Amministratore delegato della Stretto di Messina , Pietro Ciucci.

“Siamo fiduciosi di poter individuare le opportune iniziative conseguenti alle motivazioni della Corte dei conti, anche sulla scorta dell’impegno profuso per riavviare la realizzazione del ponte secondo le modalità previste dalla legge speciale approvata dal Parlamento cha ha altresì definito l’opera strategica e di preminente interesse nazionale. E’ in ogni caso necessario conoscere anche le motivazioni della Corte alla correlata ricusazione del visto al Decreto interministeriale (MIT – MEF) n. 190/2025 di approvazione del III Atto aggiuntivo alla Convenzione fra il MIT e Stretto di Messina, che è previsto che siano comunicate entro i 30 giorni successivi alla delibera del 17 novembre scorso”.

Il Mit: “Al lavoro per superare i rilievi, continua l’iter per la realizzazione del collegamento

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “prende atto delle motivazioni della Corte dei Conti. Continua l’iter per la realizzazione del collegamento tra Calabria e Sicilia, anche alla luce della positiva collaborazione con la Commissione europea. Tecnici e giuristi sono già al lavoro per superare tutti i rilievi e dare finalmente all’Italia un Ponte unico al mondo per sicurezza, sostenibilità, modernità e utilità”. Così una nota del Mit.

Palazzo Chigi: “Ampio margine di chiarimento sul Ponte, confronto costruttivo con Corte dei conti per garantire l’opera”

Interviene anche Palazzo Chigi con una nota: “Le motivazioni della deliberazione della Corte dei conti sul Ponte sullo Stretto saranno oggetto di attento approfondimento da parte del Governo, in particolare delle amministrazioni coinvolte, che da subito sono state impegnate a verificare gli aspetti ancora dubbi”.

Inoltre il governo “è convinto che si tratti di profili con un ampio margine di chiarimento davanti alla stessa Corte, in un confronto che intende essere costruttivo e teso a garantire all’Italia un’infrastruttura strategica attesa da decenni”.

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