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Il Ponte sullo Stretto di Messina: una storia infinita che… continua. Nicotra: “Ipotizziamo la fase realizzativa per giugno 2026”

Il Ponte sullo Stretto di Messina: una storia infinita che… continua. Nicotra: “Ipotizziamo la fase realizzativa per giugno 2026”
Ponte sullo Stretto

Ida Nicotra (Cda Stretto di Messina Spa): “Fiduciosi di avviare opportune iniziative per far ripartire l’iter”

Dal 2023 Ida Angela Nicotra, avvocata e ordinaria di Diritto costituzionale nell’Università di Catania, fa parte del Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina Spa, la società concessionaria per lo studio, la progettazione, il finanziamento, la costruzione e la gestione del Ponte, che ha ripreso le proprie attività proprio nel giugno di quell’anno, dopo il decreto-legge che ha aggiornato e integrato la legge costitutiva del 1971. A lei abbiamo rivolto alcune domande per fare… il punto sul Ponte alla luce di quanto recentemente accaduto.

Dopo lo stop della Corte dei conti, adesso cosa dobbiamo aspettarci? Quali sono i prossimi appuntamenti sul Ponte?
“Allo stato le motivazioni della deliberazione della Corte dei conti sono oggetto di attento approfondimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le Amministrazioni coinvolte, e con il supporto tecnico della Stretto di Messina, per verificarne tutti gli aspetti”.

Si dovrà dunque attendere l’esito di un dialogo tra Corte dei conti e i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ma quali potrebbero gli esiti?
“Siamo fiduciosi di individuare le opportune iniziative conseguenti alle motivazioni, anche sulla scorta dell’impegno profuso per riavviare la realizzazione del Ponte secondo le modalità previste dalla legge speciale approvata dal Parlamento, che ha altresì definito l’opera strategica e di preminente interesse nazionale. L’obiettivo è ottenere dalla Corte una registrazione piena della delibera Cipess. Il percorso individuato non prevede una nuova gara ma la riattivazione dei procedimenti riguardanti la delibera Cipess e il Decreto interministeriale relativo al III Atto aggiuntivo alla Convenzione al fine di conformarsi alle motivazioni della Corte dei conti”.

Quali potrebbero essere i tempi, secondo lei?
“Completato il controllo di legittimità sulla delibera Cipess da parte della Corte dei conti, ipotizziamo per il giugno del 2026 la fase realizzativa, con l’avvio della progettazione esecutiva e dei primi cantieri, che sostanzialmente riguardano le opere compensative indicate dai Comuni. Ossia la viabilità e gli accorgimenti che permetteranno di minimizzare, fin dall’inizio delle attività, ogni impatto sul territorio che sarà così preparato a ospitare i cantieri principali del Ponte”.

Nelle motivazioni del rigetto della delibera Cipess sull’infrastruttura, la Corte dei conti ha sostenuto che sono state violate le direttive Ue su ambiente e appalti. Di quali direttive si tratta?
“Si tratta delle direttive Ue Habitat e Appalti. Con la Commissione dell’Unione Europea, dal riavvio del progetto nel 2023, sono in corso interlocuzioni. Auspichiamo che l’Europa ritenga corretta l’interpretazione nell’applicare entrambe le direttive. In una lettera della Commissione del 15 settembre, oltre a prendere atto dell’impegno del governo e della valenza strategica dell’opera, non hanno segnalato alcuna critica alla procedura di comunicazione adottata”.

Per il 31 dicembre è prevista l’assemblea di approvazione del Bilancio dell’esercizio. E il Cda scadrà. O no?
“No, il Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina scadrà nel 2026”.

Qual è la sua personale opinione sul Ponte?
“Con la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina assisteremo alla creazione di una nuova mobilità per la Sicilia e la Calabria con l’apertura di scenari del tutto nuovi. Sarà un cambiamento epocale per la qualità della vita, la mobilità, il tessuto produttivo. Aperto 365 giorni l’anno e 24 ore su 24, senza alcuna interruzione di traffico, è lo strumento per dare continuità a strade e ferrovie rendendo sostenibile il prolungamento dei servizi ad alta velocità/capacità in Calabria e in Sicilia”.

Cosa pensa dei cosiddetti No Ponte?
“Ognuno ha pieno diritto ad avere le proprie opinioni ed è bene che queste trovino spazio in nome di una democrazia sana e matura. Ritengo altresì che sia compito del Governo, che rispecchia un Parlamento democraticamente eletto, trarre sintesi e portare avanti progetti per il bene del Paese”.