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Ponte sullo Stretto, Barbagallo attacca: “L’unica parte a norma del progetto fallimentare è… lo Stretto”

Ponte sullo Stretto, Barbagallo attacca: “L’unica parte a norma del progetto fallimentare è… lo Stretto”
Ponte sullo Stretto

Il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, che oggi sarà a Messina per partecipare alla manifestazione nazionale “No Ponte” a cui hanno aderito varie realtà politiche e sociali

“L’unica parte fatta a norma del fallimentare progetto del Ponte tra Sicilia e Calabria è… lo Stretto. E basta”. Sono le parole del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, che oggi sarà a Messina per partecipare alla manifestazione nazionale “No Ponte” a cui hanno aderito varie realtà politiche e sociali.

“Lo ribadiamo: è un’opera che penalizza l’intero Mezzogiorno e la Sicilia in particolare”

Barbagallo incalza e attacca: “Avevamo avvertito il governo che il percorso era irregolare, c’erano troppe anomalie. E lo ribadiamo ora dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Corte dei Conti che ha bloccato la delibera Cipess sul Ponte”.

Poi ribadisce il fatto che si tratti di una infrastruttura che darebbe problemi al Sud e soprattutto all’Isola: “È un’opera che penalizza l’intero Mezzogiorno e la Sicilia in particolare. Oltre alle forzature propagandistiche di Salvini, bocciate sonoramente, a gridare vendetta è la sottrazione di quasi 5 miliardi di fondi Fsc alla Sicilia che servivano per investimenti davvero utili: strade, infrastrutture idriche, ferrovie e servizi essenziali”.

E conclude: “Il tutto con il silenzio complice e accondiscendente del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, zerbino di fronte ai suoi alleati di Roma ma ora, come in altre occasioni, colpito da – conclude – colpevole mutismo”.

Corazza: “Il Ponte è un modo per attirare investimenti al Sud”

La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è stata al centro del dibattito a Reggio Calabria nella due giorni “Connessioni Mediterranee – Nuovo bilancio europeo, porti, ponte e politiche per il Sud”, dove è intervenuto Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia. Presente anche il ceo di WeBuild Pietro Salini.

Queste le sue parole: “Il ponte sullo Stretto è un’infrastruttura strategica che rafforza l’interconnessione, l’intermodalità, il trasporto su rotaie, favorisce l’export, valorizza i porti, attirerà nuovi investimenti, favorirà il turismo, è un’opera importante che va contestualizzata con altre opere. Insomma, è un modo per attirare altri investimenti al Sud, quindi al di là delle diverse sensibilità politiche è sicuramente un’opera strategica per il nostro paese e per l’Unione Europea e fa parte di uno dei corridoi essenziali dell’Unione Europea“.

Corazza ha aggiunto: “L’Unione Europea non entra nel merito delle dinamiche di un’opera particolare. Per noi è importante che vengano rispettate le regole. Lo Stato attua il processo per un’infrastruttura così importante in piena autonomia, quindi non c’è una posizione dell’Unione Europea su quello che sta succedendo in merito al Ponte. Per noi l’importante è che soldi vengono usati bene e che le regole europee vengano rispettate”.

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