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Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti avrebbe negato la visione della registrazione dell’adunanza pubblica

Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti avrebbe negato la visione della registrazione dell’adunanza pubblica
Ponte sullo Stretto di Messina, rendering

L’adunanza pubblica del 29 ottobre e registrata la Corte aperta a tutti non intende renderla pubblica

La bocciatura da parte della Corte dei Conti sul Ponte sullo Stretto di Messina è oggetto di dibattito e discussione tra politici e cittadini italiani, tra chi è favorevole e chi contrario all’opera. Secondo quanto riporta “Libero“, l’adunanza pubblica del 29 ottobre e registrata la Corte non intende renderla pubblica.

L’adunanza pubblica

Infatti, il quotidiano riporta che la Corte dei Conti avrebbe potuto mettere a disposizione un link come già fatto altre volte, come nel caso di un’udienza sul giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Calabria. Al termine di essa si è svolta la camera di consiglio che ha negato il visto di legittimità alla delibera relativa al Ponte sullo Stretto. Giovedì 30 ottobre, la Corte ha risposto alle critiche del governo Meloni assicurando che tutto è stato deliberato “su profili strettamente giuridici (…) senza alcun tipo di valutazione sull’opportunità e sul merito”.

Ieri, Libero ha chiesto alla Corte dei Conti ha chiesto che questa registrazione venga resa visibile sul sito e la Corte ha risposto che la “ha assolto a ogni esigenza di pubblicità con l’adunanza pubblica del 29 ottobre scorso, favorendo naturalmente l’accesso di tutti i cittadini e giornalisti presentatisi, interessati a vario titolo”.

Salvini: “Aspettiamo motivi Corte Conti, sono assolutamente ottimista”

“Dopo un secolo cercare di unire la Sicilia, l’Italia e il resto d’Europa con un ponte che fa risparmiare tempo, denaro, soldi. Invece di metterci ore col motore acceso d’estate, ci metti un quarto d’ora. Invece di pagare 40 euro ne paghi meno di 10. Invece di inquinare, ci passi in treno. Spero che tutto il sistema paese sia d’accordo sul fatto che bisogna andare avanti, non fermarsi e quindi aspettiamo i motivi per cui la Corte dei Conti ha chiesto ulteriori informazioni”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini a Cinque Minuti su Rai1.

“Siamo convinti di poterli dare perché abbiamo lavorato tre anni giorni e notte con il meglio dell’ingegneria dei tecnici e dei docenti italiani e mondiali per dare all’Italia un ponte che merita e quindi sono assolutamente ottimista e fiducioso”.

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