“Alcune osservazioni, richieste di precisazioni e integrazioni documentali” ma “nessuna bocciatura, giudizio di inadeguatezza né richieste di integrazione del progetto definitivo”. Con queste parole Pietro Ciucci, l’amministratore delegato della Ponte sullo Stretto, ha chiarito le notizie circolate oggi in merito all’attività della Corte dei Conti che, nell’ambito dell’esame in corso sulla recente delibera Cipess riguardante il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, ha richiesto alcune informazioni trasmettendo un documento al Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le osservazioni della CdC
Nelle osservazioni in questione, secondo quanto si apprende da un articolo del Sole 24 Ore, i giudici della Corte dei Conti sottolineano come “risulterebbe non compiutamente assolto l’onere di motivazione, difettando una puntuale valutazione degli esiti istruttori”. E dunque vengono richiesti “chiarimenti ed elementi informativi” in merito ad alcuni passaggi. Ma non si tratta di un atto che affossa il procedimento, come chiaramente spiegato dall’ad Ciucci: “La Stretto di Messina – ha aggiunto quest’ultimo, chiarendo che non si tratta di nessuna bocciatura – di concerto con le istituzioni interessate, è pronta a fornire tutti gli elementi utili per consentire alla Corte di completare l’istruttoria finalizzata alla registrazione della delibera Cipess, nella consapevolezza di aver operato nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa italiana ed europea”
“Fisiologica interlocuzione con le Istituzioni”
Mentre da alcune fazioni politiche si è parlato già di “sonora bocciatura” (in particolare Anthony Barbagallo e Andrea Casu del Partito democratico hanno sostenuto che “non si tratta di un passaggio formale, ma di atto che mette in discussione l’impianto stesso del progetto”), dal Ministero delle Infrastrutture hanno ribadito che invece tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti “fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti, a maggior ragione per un’opera così rilevante”. Hanno poi aggiunto dal Mit: “Il ponte sullo Stretto non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro”.
Dalle fila delle opposizioni è intervenuto anche Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha insistito su come i rilievi della Corte dei Conti dimostrerebbero le carenze della progettazione del Ponte sullo Stretto. Tuttavia, al pari del Ministero, anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipess, Alessandro Morelli, ha usato toni rassicuranti, riferendosi a quelle con la Corte dei Conti come a “normali interlocuzioni tra amministrazioni. Ci sono state delle richieste di approfondimento e, quindi, verranno immediatamente consegnate alla Corte”. Poi Morelli ha sottolineato come i giudici contabili abbiano “fatto un immane lavoro”, aggiungendo: “Nei prossimi giorni daremo tutte le risposte, l’auspicio è che non ci siano rallentamenti. È comprensibile che con una mole di lavoro così importante ci possano essere ulteriori richieste di approfondimento”.
La posizione della Corte dei Conti
Nel frattempo, dalla stessa Corte dei Conti hanno reso nota l’intenzione di non commentare queste indiscrezioni secondo cui, appunto, avrebbe inviato dei rilievi a Palazzo Chigi in merito al ponte sullo Stretto di Messina. “Si tratta di una fase interlocutoria e non pubblica”, questa la spiegazione fornita da fonti della magistratura contabile.
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