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Il ponte sullo Stretto lo farà Archeoclub d’Italia. Ecco come

Il ponte sullo Stretto lo farà Archeoclub d’Italia. Ecco come
ponte sullo stretto

Il ponte sullo Stretto si farà. Lo annuncia Archeoclub d’Italia, Area integrata dello Stretto. Le modalità saranno presentate sabato 9 aprile in mare tra Sicilia e Calabria

Il ponte sullo Stretto si farà presto, anzi prestissimo. E sarà culturale.  Il collegamento marittimo del sapere, della conoscenza e delle tradizioni tra Sicilia e Calabria avverrà con la nascita di Archeoclub d’Italia, “Area Integrata dello Stretto”, che sarà presentata con una conferenza stampa sabato 9 aprile a bordo di una nave tra le sponde di Sicilia e Calabria.

Santanastasio, Archeoclub d’Italia: Sicilia e Calabria unite

Ad annunciare l’evento, Rosario Santanastasio, presidente nazionale di Archeoclub d’Italia: “Si uniscono i patrimoni culturali della Calabria e della Sicilia nella loro attività di promozione e valorizzazione – dice il vertice dell’associazione italiana – Ecco perché la conferenza stampa, molto scenografica, si svolgerà proprio sulla nave, sul mare, nello stretto di Messina, tra le due sponde”.

Trovato, A. d’Italia, Area integrata dello Stretto: ponte culturale

Commenta Rosanna Trovato, presidente Archeoclub d’Italia, Area Integrata dello Stretto: “Un ponte culturale che vuole unire le sponde di due regioni, due mari e due città, Messina e Reggio Calabria,  riscoprendo  radici  ed identità, orgoglio per l’immenso patrimonio storico, artistico, letterario e di cultura popolare, una nuova coscienza delle proprie risorse, per una rinascita etica e morale. La politica tenta timidamente di superare statuti e territori e dal 2019 i Governatori di Sicilia e Calabria e i Sindaci di Messina e Reggio parlano di Area Integrata dello Stretto”.

Attività tra Messina e Reggio Calabria

La presidente della neonata organizzazione commenta: “Scill’Cariddi, due mari, un’unica identità, così Stefano D’Arrigo definiva lo Stretto nel suo romanzo fiume, Horcynus Orca, edito nel 1975, e così lo hanno voluto vedere i trentatré soci fondatori della sponda sicula e di quella calabra che in questo inizio d’anno hanno dato vita alla nuova sede di Archeoclub d’Italia, denominata “Area Integrata dello Stretto”, che esercita la propria attività nei territori della Città Metropolitana di Messina e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Lo Stretto da sempre luogo del mito

Lo Stretto è stato da sempre il luogo del mito – ha continuato la Trovato –  da Scilla e Cariddi alla Fata Morgana per ricordare quelli che coinvolgono le due terre che si affacciano su un corridoio in cui le acque di due mari, Ionio e Tirreno, si incontrano e si mescolano seguendo il ritmo lunare. Difficile da attraversare,  e lo sanno bene Ulisse ed Ercole, ed anche  San Francesco di Paola che ha dovuto fare un miracolo.   Separa, ma unisce fin dalla preistoria  una realtà che va oltre la Sicilia e la Calabria in un’unica peculiare identità.  Reggio e Messina, città gemelle, unite dalla fama e dalla sventura. La stessa origine greca, che continua “Magna” anche in epoca romana, bizantina, normanna, che la preserva dall’iconoclastia e mantiene immutato il culto Mariano”.

Cosa accade il 9 aprile

Sabato 9 Aprile alle 15,45 a Villa San Giovanni si imbarcherà  la stampa calabrese e di altre regioni assieme ai soci Archeoclub d’Italia sponda calabra. Alle ore 16,20 a Messina, Rada San Francesco, si imbarcheranno la stampa siciliana e i soci Archeoclub d’Italia dell’isola. A bordo della nave del gruppo Caronte si svolgerà la conferenza stampa durante la navigazione che coprirà lo Stretto.

Nel pomeriggio di sabato 9 aprile a Villa San Giovanni e a Messina i soci e gli ospiti della sponda calabra e di quella sicula si imbarcheranno sulla nave Elio per partecipare alla cerimonia di presentazione della nuova sede locale, del direttivo e dei soci fondatori. Saranno presenti autorità istituzionali, associazioni, club service. Relatori i docenti dell’università di Messina, Mauro Cavallaro (Conservatore del Museo della Fauna) e Michele Limosani (direttore del Dipartimento di Economia) che svilupperanno il tema dello Stretto come naturale, storica, politica ed economica. Al battesimo del mare della nuova sede seguirà il brindisi augurale.