Infrastrutture

Ponte sullo Stretto, sì o no? Botta e risposta continuo, Legambiente VS Conftrasporto

“Basta con la retorica del ‘no'”, il ponte sullo Stretto di Messina va fatto: è l’opinione di Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio, in risposta alle dichiarazioni contrarie alla realizzazione dell’infrastruttura di Legambiente.

“Il Governo ha ottenuto il consenso degli italiani per rilanciare le imprese e l’economia del Paese”, commenta Uggè, dopo le recenti dichiarazioni di Legambiente sulla realizzazione del ponte per collegare la Sicilia al resto d’Italia.

Conftrasporto: “Ponte sullo Stretto, stop alla retorica del ‘no'”

“L’Italia deve recuperare il ruolo piattaforma europea del Mediterraneo. Il Ponte sullo Stretto è lo strumento per il raggiungimento di questo obiettivo. Le inutili prese di posizione di ambientalisti di mestiere, cultori della politica del ‘no’ a prescindere non possono essere utilizzate a difesa di un ambiente che invece trarrebbe grandi benefici dalla realizzazione dell’infrastruttura”.

“Unire il nord dell’Europa (Finlandia) con il Sud dell’Europa (Sicilia) è una scelta politica avveduta più volte ribadita a livello comunitario. Realizzarla significa incrementare la competitività e la produttività delle imprese siciliane, del popolo siciliano e dell’Italia”, conclude il presidente di Conftrasporto.

Legambiente: “Meglio le ferrovie”

Come già precisato, le dichiarazioni del presidente di Conftrasporto sono una risposta al recente comunicato diffuso da Legambiente. Il tema della realizzazione del ponte rimane uno dei punti del programma del centrodestra e del nuovo ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ma il progetto continua a destare polemiche e dubbi. “Costa più non farlo che farlo”, ha detto il leader della Lega subito dopo la sua nomina.

Legambiente, nello specifico, ha dichiarato in una recente nota: “Basta a inutili retoriche sulle grandi opere. Il Paese non ha bisogno di opere faraoniche e di cattedrali nel deserto come il Ponte sullo Stretto di Messina, ma di interventi concreti a partire da una massiccia cura del ferro e dal potenziamento del trasporto via nave. Occorre rilanciare gli investimenti in collegamenti veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola, portare le Frecce nei collegamenti tra Palermo, Catania e Roma, rafforzare i collegamenti in treno da Reggio Calabria a Taranto e Bari e potenziare il trasporto via nave lungo lo Stretto”. Per l’associazione ambientalista, quindi, bisognerebbe puntare sulla mobilità e il potenziamento dei trasporti – tema “caldo” in Sicilia – ma non partendo dal ponte.

Il Ponte sullo Stretto sarebbe, per Legambiente, “utile solo a buttare al vento altri soldi pubblici“.

Le proposte di Legambiente per il vertice dell’8 novembre

Il prossimo 8 novembre si terrà un vertice a Roma per fare il punto sulla situazione ponte. Legambiente presenterà 4 proposte al nuovo Governo:

  1. “Abbandonare il progetto e rilanciare gli investimenti in collegamenti veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola”;
  2. “Portare le Frecce nei collegamenti tra Palermo, Catania e Roma, garantendo gli investimenti per il servizio e il nuovo materiale rotabile in modo da utilizzare da subito al meglio la linea tirrenica”;
  3. “Potenziare il trasporto via nave lungo lo Stretto”;
  4. “Rafforzare i collegamenti in treno da Reggio Calabria a Taranto e Bari”. Si parla sia di collegamenti di passeggeri diretti tramite le Frecce, che di quelli di merci.

Al vertice dell’8 novembre saranno presenti anche i governatori delle due regioni coinvolte, Sicilia e Calabria, i primi interessati al dibattito sull’infrastruttura.