Regionali 2022 in Sicilia, i temi della campagna elettorale - QdS

Dalla crisi alle emergenze, i temi della campagna elettorale in Sicilia

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Dalla crisi alle emergenze, i temi della campagna elettorale in Sicilia

Marianna Strano  |
giovedì 25 Agosto 2022

Il 25 settembre si avvicina e c'è sempre più bisogno di informarsi sui temi importanti della campagna elettorale in Sicilia (e in Italia) prima di fare la propria scelta. Gli argomenti del dibattito.

Il tempo per la presentazione delle liste in vista delle elezioni regionali 2022 in Sicilia sta per scadere. E per gli elettori è quindi il momento di pensare ai temi principali della breve ma complessa campagna elettorale in vista del 25 settembre. Quali saranno le sfide del prossimo Governo siciliano? Quali argomenti dovranno utilizzare i partiti per convincere gli elettori?

Mentre i partiti fanno gli ultimi ritocchi ai programmi elettorali o chiedono l’ultimo consulto prima di ufficializzare la lista dei candidati in Sicilia, gli elettori riflettono. La Sicilia (purtroppo) è una terra con tante meraviglie ma altrettanti problemi e, a prescindere dal colore politico del prossimo Governo regionale, ci sarà molto su cui riflettere.

Temi della campagna elettorale in Sicilia (e in Italia)

Il 25 settembre gli elettori siciliani sceglieranno e avvieranno – a prescindere dai risultati – una nuova fase della storia isolana. E sarà una nuova fase non proprio semplice: ci sono stati tanti “strappi” e la crisi della politica siciliana appare indissolubilmente legata a quella della politica nazionale.

I temi di dibattito delle elezioni politiche nazionali e di quelle regionali si intrecciano, anche se sicuramente l’isola darà priorità a certi temi (come immigrazione e lavoro) in virtù della sua posizione e delle sue necessità. Ecco alcuni degli argomenti che con ogni probabilità costituiranno il “terreno di scontro” delle forze politiche in gioco in vista delle elezioni.

Economia, dal turismo all’inflazione e ai rincari

Il 2022 è stato, fino a ora, l’anno dei rincari. Dal caro carburanti al caro vacanze, fino ai rincari dei principali alimenti: c’è stata una ripresa rispetto al periodo “dominato” dal Covid, ma le difficoltà ci sono e ci saranno.

L’inflazione e il deprezzamento dell’euro si aggiungono ad altri problemi economici, dalla ripresa post-Covid ai problemi relativi all’occupazione (soprattutto giovanile). La vita per i siciliani – come per tutti gli italiani – è sempre più cara. I salari, d’altra parte, sono bassi e i sussidi continuano a dominare una scena drammatica.

C’è poi la questione turismo. Ad agosto la Sicilia è stata tra le mete preferite e continuerà la sua ripresa, nonostante le difficoltà e i rincari. Per qualcuno, l’isola potrebbe vivere (quasi) esclusivamente di turismo e i dati più recenti lo confermano. Ma questo solo con uno sforzo non indifferente dalle autorità per contrastare abusivismo e aiutare gli imprenditori. E ammesso che i rincari non “uccidano” la voglia di viaggiare, specialmente dopo un lungo periodo di restrizioni.

Salute, ancora tra i temi della campagna elettorale

La fine dell’emergenza Covid (sul piano formale) non vuol dire che la sanità passi in secondo piano in campagna elettorale. In primo luogo, perché non esiste solo il Coronavirus. Secondo, perché la salute è primaria per il benessere degli elettori. E lo si è compreso soprattutto con l’annullamento di tante visite nel corso degli ultimi anni.

Sempre più persone si curano in Sicilia (secondo gli ultimi dati della Regione) e tra i fondi europei utilizzati nell’isola ci sono anche quelli dedicati alla ricerca. Tuttavia, serve ancora molto affinché la Sicilia possa garantire un sistema sanitario d’eccellenza ai cittadini.

Lo dimostra l’allarme del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), che invoca “programmi concreti” e chiede che la sanità non sia “dimenticata” in campagna elettorale (e questo vale a livello non solo locale, ma anche nazionale).

Infrastrutture e trasporti

Chi, affrontando una campagna elettorale in Sicilia, potrebbe dimenticare l’eterna questione dei trasporti e delle infrastrutture? Un macro-argomento che include tutta una serie di argomenti che da decenni ormai alimentano il dibattito pubblico in Sicilia.

Si parte dal Ponte sullo Stretto, il ponte che dal 1965 a oggi non è mai diventato realtà. Lo stesso ponte che fa parte delle discussioni politiche – nazionali e locali – da sempre e che per i cittadini è diventato da tempo un tema su cui preparare meme e battute ironiche. Per alcuni gruppi politici come “Forza Italia” non ci sono dubbi: va realizzato e subito. Silvio Berlusconi, proprio ieri, lo ha definito “Un’opera prioritaria per il Sud Italia, un vero volano economico che genererebbe una crescita esponenziale per tutto il nostro Paese”. Posizione contraria a quella di altre forze politiche, come “Europa Verde”, che definiscono il ponte “inutile ed impossibile da realizzare” e puntano piuttosto sullo sviluppo della linea ferroviaria interna e del trasporto pubblico.

E proprio questi ultimi due temi saranno sicuramente oggetto della campagna elettorale in Sicilia: dal sogno dell’alta velocità al potenziamento delle strade, dei porti, delle ferrovie, dei mezzi pubblici e delle autostrade (che i siciliani sperano di vedere virtualmente “senza cantieri” e sicure).

Immigrazione e politiche di accoglienza

La questione Lampedusa e le problematiche relative alla gestione degli sbarchi in Sicilia, terra più vicina a molti dei disperati in fuga attraverso il Mediterraneo, sono note ai più. Spesso si lascia tutto in mano a operatori volontari o di poche amministrazioni comunali. In realtà, però, è chiaro che serve la collaborazione reale per un sistema di gestione efficace, umano e completo delle migrazioni. E di sicuro, in questa campagna elettorale decisamente “atipica” e rapida, ci sarà spazio per riflettere sul tema immigrazione in Sicilia.

Un tema che “infuoca” anche la campagna elettorale nazionale, con centrodestra favorevole allo “stop” e centrosinistra che invoca un accordo reale e aggiornato con le autorità e i Paesi europee per affrontare la questione in “sinergia”.

Puntare sui corridoi umani è sicuramente un’opzione. Due questioni negli ultimi anni hanno fatto tornare questo tema al centro dell’attenzione, oltre agli arrivi dal Mediterraneo: quella dell’Afghanistan lo scorso anno e l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina quest’anno.

Dissesti e ambiente, da non dimenticare tra i temi della campagna elettorale

La politica non dimentica il benessere ambientale, la sostenibilità e l’emergenza del cambiamento climatico. Anche per la Sicilia, che ha affrontato e affronta problemi come incendi e siccità, questo tema sarà primario. La strada per compiere le missioni dell’Agenda 2030 è ancora molta, ma qualsiasi Governo prenda il controllo dell’isola dovrà gestire anche queste questioni.

Sono tante le cose di cui discutere: dallo sfruttamento delle risorse rinnovabili all’indipendenza energetica delle isole minori, fino alla tutela del paesaggio (soprattutto costiero) e alla creazione di piste ciclabili. E, infine, tra i temi della campagna elettorale siciliana non può mancare quell’argomento che ha provocato rabbia e delusione in autorità e cittadini per troppo tempo. Si parla dell’emergenza rifiuti, sempre e comunque al centro del dibattito politico e sociale. E, sempre in relazione ai rifiuti, dell’utilizzo dei termovalorizzatori (un tema, questo, che ha provocato non poche “frizioni” tra M5S e Pd prima della “scissione”).

I temi di dibattito della politica nazionale

La lista è certamente troppo breve. Troppo rispetto ai tanti problemi e temi da affrontare in campagna elettorale. Ci sono poi gli argomenti che alimentano il dibattito di destra, centro e sinistra non solo in Sicilia ma anche nel resto d’Italia.

Tra questi non si può dimenticare quello relativo all’aborto, per esempio. Dalla scelta degli Stati Uniti qualche mese fa, è tornato un tema di primaria importanza in Italia. In Sicilia è un tema affrontato già in campagna elettorale, per esempio, da Simona Suriano di “Unione Popolare“: “Abortire è un diritto garantito dalla legge ma, purtroppo, in Sicilia diventa una chimera“. La posizione è sostenuta tradizionalmente dalle sinistre, mentre trova in genere più resistenze nelle forze politiche di ispirazione cattolica.

Si aggiungono poi le questioni della flat tax, quella della riforma del sistema elettorale, della tutela dei diritti e dell’inclusività, della violenza di genere e delle pari opportunità, della gestione dei rincari energetici, delle sfide da affrontare in sinergia con l’Europa in crisi… Insomma, sarà una campagna elettorale difficile e ricca di colpi di scena – più o meno rilevanti rispetto a dilemmi internazionali e crisi globali – ma sicuramente interessante da seguire fino alla fatidica data, il 25 settembre.

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