Ponte sullo Stretto, il dado è tratto - QdS

Ponte sullo Stretto, il dado è tratto

Ponte sullo Stretto, il dado è tratto

Roberto Greco e Antonio Leo  |
venerdì 16 Febbraio 2024

Via libera definitivo dalla Società Stretto di Messina Spa all’aggiornamento del progetto, la partenza dei lavori prevista già in estate. L’ad Ciucci: “Grande risultato in pochi mesi” 

MESSINA – Dopo 55 anni da quel 1969 in cui il Ministero dei Lavori pubblici indisse il primo “Concorso internazionale di idee” per collegare la Sicilia all’Europa, oggi possiamo finalmente dire che “il dado è tratto”, il Ponte sullo Stretto di Messina si farà. Con l’incontro avvenuto ieri a Messina del Cda della società “Stretto di Messina spa”, realizzatosi nei tempi previsti dal cronoprogramma indicato nel mese di ottobre dello scorso anno, si è approvata la relazione di aggiornamento del progetto definitivo con le circa 70 prescrizioni del comitato scientifico.

A questo punto gli atti saranno trasmessi al ministero dei Trasporti per la convocazione della conferenza dei servizi alla quale partecipano le amministrazioni statali e gli enti territoriali interessati dalla realizzazione dell’opera e al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, al Ministero della Cultura e alle altre Autorità competenti per le autorizzazioni di carattere ambientale e paesaggistiche.

La “Stretto di Messina Spa” predisporrà il piano economico-finanziario dal quale risulterà l’intera copertura del fabbisogno finanziario dell’opera attraverso i fondi già stanziati dalla legge di Bilancio 2024, unitamente alle risorse derivanti dall’aumento di capitale della Società già realizzato e dalla redditività complessiva attesa dal progetto. L’approvazione da parte del CIPESS, allo stato attuale è prevedibile per la metà dell’anno in corso. L’inizio dei lavori sarà avviato nell’estate del 2024 e si prevede che la circolazione, sia viaria sia ferroviaria, avrà inizio nel 2032.

“È un grande risultato – ha commentato Pietro Ciucci, Amministratore delegato della “Stretto di Messina Spa” – ottenuto in pochi mesi grazie all’impegno del governo, in particolare del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e al lavoro del Contraente generale Eurolink, della Società Stretto di Messina e dei nostri altri contraenti ed esperti nelle diverse discipline ingegneristiche legate al ponte. Si conferma un progetto straordinario, tecnicamente all’avanguardia e di riferimento a livello internazionale. Dopo i molti ponti “Messina Style” costruiti nel mondo, è il momento di realizzarlo nello Stretto di Messina”.

Sempre nel pomeriggio di ieri, il Ministro Salvini dopo l’approvazione del progetto definitivo, ha incontrato a Roma i presidenti di Calabria e Regione Siciliana e i sindaci di Villa San Giovanni (RC) e Messina. La Relazione del Progettista è stata predisposta ai sensi del Decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35 dal Contraente generale Eurolink, guidato dal Gruppo Webuild. L’approvazione della relazione è il risultato di un articolato sistema di verifiche posto in essere dalla Stretto di Messina che, oltre alla direzione tecnica della società, ha coinvolto la Parsons transportation group in qualità di Project management Consultant e un Expert panel quale organo a supporto per le attività tecnico-specialistiche di alta sorveglianza, composto da 4 massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente. La Società, come previsto dal citato Decreto-legge, ha inoltre acquisito dal Comitato Scientifico il parere favorevole con raccomandazioni sulla Relazione.

Il Comitato Scientifico è un Organo autonomo e indipendente istituito dalla Legge 1158/1971, composto da nove esperti nominati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti d’intesa con la Regione Calabria e la Regione Siciliana. È stato inoltre realizzato l’aggiornamento della documentazione ambientale e, in particolare, dello Studio di Impatto Ambientale (SIA), dello Studio di Incidenza Ambientale (SInCA), della Relazione di Ottemperanza e della Relazione Paesaggistica, al fine di adeguare le valutazioni al contesto programmatico, ambientale e territoriale attuali nonché al quadro progettuale complessivo aggiornato dalle suddette prescrizioni della Relazione del progettista.

Quali sono gli aggiornamenti introdotti dalla Relazione

Gli aggiornamenti introdotti dalla Relazione del Progettista riguardano la Redazione del progetto esecutivo e di tutte le fasi successive del ciclo di vita dell’Opera con metodologie BIM, secondo gli standard tecnici e normativi oggi in uso in ambito nazionale ed internazionale per la progettazione, realizzazione e gestione delle grandi opere; l’integrazione e potenziamento dei sistemi di monitoraggio strutturale (SHMS – Structural Health Monitoring System), di gestione della manutenzione (BMS – Bridge Management System) e di controllo e gestione (MACS – Management and Control System); l’affiancamento del sistema di monitoraggio in continuo di ponti/viadotti e dell’Opera di attraversamento al “Digital Twin” strutturale al fine di interpretare e predire le prestazioni strutturali e simulare scenari d’interesse, oltre a fornire importanti informazioni per la pianificazione della manutenzione; il miglioramento della durabilità delle strutture dell’Opera di attraversamento mediante l’adozione di calcestruzzi e vernici protettive maggiormente performanti e mediante il potenziamento del sistema di deumidificazione interna delle strutture in acciaio; il miglioramento dei sistemi di protezione attiva e passiva contro il fuoco delle parti metalliche dell’Opera di attraversamento potenzialmente esposte all’incendio dei veicoli e dei treni; la realizzazione di una struttura Smart Road coerentemente con il quadro comunitario e nazionale di digitalizzazione delle infrastrutture stradali con più avanzati livelli di assistenza avanzata alla guida e la definizione, in sede di progettazione esecutiva, di un sistema di esazione coerente con le tecnologie già esistenti in alcune autostrade italiane, come il Free Flow, nell’ottica di ridurre l’impatto sul territorio e di velocizzare la circolazione stradale.

Sicurezza e compatibilità ambientale obiettivi cardini

Obiettivi cardini del nuovo progetto, redatto dal consorzio Eurolink e guidato dal Gruppo Webuild, sono il livello di sicurezza e la compatibilità ambientale. Risulta evidente che si tratta di un’opera che rappresenta una sfida tecnologica e al contempo una vetrina dell’ingegneria italiana nel mondo. Sono state sviluppate soluzioni progettuali in grado di garantire i più alti livelli di sicurezza, efficienza, sostenibilità ambientale e impatto economico e sociale per il Ponte sullo Stretto, una complessa opera ingegneristica.

Particolare attenzione alla stabilità della struttura

L’aggiornamento del progetto ha inoltre prestato una peculiare attenzione alla stabilità della struttura e alla sua resistenza ai venti e ai terremoti portando il livello del progetto a una struttura in grado di resistere a alte intensità di vento, largamente superiori al vento più intenso mai registrato nello Stretto mentre, dal punto di vista sismico, l’integrità strutturale dell’opera è stata verificata per eventi di magnitudo superiore all’eccezionale terremoto di Messina del 1908.

Il ponte sospeso più lungo al mondo

Sulla base dei dati progettuali, l’opera è destinata a diventare il ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata complessiva di circa 3.666 metri e una luce centrale sospesa di 3.300 metri. Il suo impalcato, ossia l’insieme delle strutture di sostegno orizzontale del piano stradale, avrà una larghezza totale di circa 60 metri e le due torri collocate a terra, che andranno a reggere l’intera struttura, raggiungeranno un’altezza di 399 metri.

La struttura sarà in grado di accogliere due carreggiate stradali con tre corsie per direzione, due di marcia e una di emergenza, oltre a una linea ferroviaria a doppio binario. Tale struttura consentirà un flusso di 6.000 veicoli l’ora e fino a 200 treni al giorno, modificando strutturalmente la mobilità dell’area e dell’intero Sud Italia evitando, soprattutto, il fenomeno della “rottura” dei convogli che devono attraversare lo stretto di Messina. È evidente, però, che le grandi sfide per la Sicilia e la Calabria non terminano con un semplice “via libera” perché la vera sfida si sposta sulle infrastrutture dell’isola. Ora è giunto il tempo che le istituzioni regionali e locali affrontino, con celerità ed efficienza, la situazione autostradale e ferroviaria dell’isola, dagli anelli autostradali e ferroviari necessari per la connessione di nuove vie di trasporto sia a servizio del ponte sia della mobilità ordinaria dei cittadini siciliani nell’isola, soprattutto alle piccole comunità a ridosso dello stretto.

Saranno anni di cantieri aperti

Saranno anni di cantieri aperti che potranno anche aggiungere difficoltà al travaglio quasi quotidiano dei siciliani ma, l’abbattimento dei tempi necessari per raggiungere il continente e, speriamo, quello relativo alla mobilità interna, potranno far dimenticare le ataviche difficoltà e far sì che la Sicilia, oltre ad essere riferimento nel Mediterraneo, possa non essere più considerata una colonia spesso scomoda, ma imbocchi la strada per riappropriarsi del proprio orgoglio ed essere connessa, finalmente con quell’Europa spesso ritenuta troppo lontana.

Salvini: “La prima regione a beneficiarne? La Lombardia”

ROMA – “Per me è una grande soddisfazione, vi ringrazio”. Con queste parole il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha aperto la riunione al Ministero delle Infrastrutture e dei traporti sull’aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Lo fa sapere il Mit.

Al ministero si è svolto l’incontro istituzionale per presentare la relazione del progettista sull’aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. Presenti, tra gli altri, Salvini, l’ad Stretto di Messina spa Pietro Ciucci, il presidente Stretto di Messina spa Giuseppe Recchi, i presidenti Renato Schifani (Regione Siciliana) e Roberto Occhiuto (Regione Calabria, in collegamento), i sindaci di Villa San Giovanni (Giuseppina Caminiti) e Messina (Federico Basile).

Dell’infrastruttura aveva parlato il ministro nel corso del Question time al Senato. ‘’Il Ponte sullo Stretto di Messina porterà lavoro, sviluppo e crescita non solo in due regioni affamate di infrastrutture e di lavoro, ma in tutta Italia. Infatti i dati di enti terzi , penso ad Open Economics, distribuiscono in tutta Italia le ricadute occupazionali e di ricchezza in tutte le Regioni. La prima regione ad incremento di Pil e posti di lavoro creati sarà la mia Lombardia. è un’opera che unisce l’intero Paese’’.

Nei giorni scorsi ha tenuto banco l’esposto presentato dal Pd e da Alleanza Verdi e Sinistra contro l’opera. “Il partito dei no è senza vergogna: non vincono nelle urne e allora usano i tribunali provando a fermare un’opera che porterà lavoro, sviluppo e crescita per Sicilia, Calabria e tutto il Paese – ha scritto nell’occasione Salvini su instagram -. La sinistra se ne faccia una ragione: il Ponte si farà e sarà un vanto per tutta Italia. Avanti tutta”.

Le altre opere di collegamento

Le opere stradali e ferroviarie di collegamento del Ponte al territorio comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (circa l’80% sviluppati in galleria) che collegheranno, dal lato Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e, dal lato Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione FS di Messina, nello specifico si tratta di 20,3 km raccordi stradali complessivi e 20,2 km raccordi ferroviari complessivi. Confermata, inoltre, la realizzazione, sul lato siciliano, di tre fermate ferroviarie in sotterraneo (Papardo, Annunziata, Europa) che, unite alle stazioni di Villa S. Giovanni, Reggio Calabria e Messina daranno concretezza al sistema metropolitano interregionale dell’area dello Stretto. Il progetto prevede anche la realizzazione del Centro Direzionale (lato Calabria) progettato dallo “Studio Daniel Libeskind”, i cui aspetti architettonici saranno approfonditi in sede di Progettazione Esecutiva di concerto con gli Enti preposti alla tutela paesaggistica.

Alta resistenza a venti e terremoti

Con un sisma di magnitudo 7,1 Richter, il ponte e i collegamenti a terra non subiscono danni, mantenendo ulteriori margini di sicurezza oltre la soglia prevista. Resiste a venti con velocità superiore a 300 km/h, anche se in oltre venti anni di monitoraggi eolici effettuati a livello locale non è mai stata raggiunta una velocità di vento superiore ai 150 km/h.
La percorribilità ferroviaria prevede l’incrocio in velocità in qualsiasi posizione di due convogli pesanti da 750 metri. L’analisi statica è stata calcolata con la presenza di quattro treni di 750 metri, due treni su ciascun binario.

Villa-Messina in 10-15 minuti

Il Ponte sarà in grado di garantire tempi medi di attraversamento di circa 15 minuti per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci, e di circa 10/13 minuti su gomma (tra lo svincolo di Santa Trada e lo svincolo di Giostra), rispetto agli attuali 70 minuti per le auto (terminal San Francesco) e 100 minuti per i mezzi merci (terminal Tremestieri).

In totale oltre 100 mila occupati

Si stima che in cantiere saranno occupati mediamente 4.300 addetti all’anno che raggiungeranno un picco di 7.000 addetti nel periodo di maggiore produzione. Per tutta la durata del cantiere (7 anni) si avrà dunque un impatto occupazionale diretto di circa 30.000 Unità Lavorative per Anno cui aggiungere l’impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90.000 Unità, per un totale di 120.000 ULA generate dell’Opera.

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