Dario Lo Bosco, a Palermo, a margine dell’inaugurazione della mostra “Himera dagli alti dirupi. Un viaggio nella necropoli svelata dal raddoppio ferroviario”, si è soffermato sul progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina alla presenza del ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
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Lo Bosco: “Si tratta di un ponte di legalità. Ministero, Regione e Ferrovie dello Stato italiane hanno rafforzato i protocolli”
“Il ponte sullo Stretto è un’opera che serve anche per la ricerca e lo sviluppo e con le università si sta facendo sistema. Si tratta di un ponte di legalità perché il ministero, la Regione siciliana e Ferrovie dello Stato italiane hanno rafforzato i protocolli di legalità. Forze dell’ordine, magistratura, prefetture e l’Anticorruzione del ministero dell’Interno lavoreranno in maniera tale che ci sia una rete fitta per la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata e delle mafie in tutti i cantieri. Questo non riguarda solo il ponte ma qualsiasi investimento ferroviario”. A dirlo è stato l’amministratore delegato di Italferr, Dario Lo Bosco, a Palermo, a margine dell’inaugurazione della mostra “Himera dagli alti dirupi. Un viaggio nella necropoli svelata dal raddoppio ferroviario”, alla presenza del ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

