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Ponte sullo Stretto, Romano (Eurispes), il tunnel? serve a spostare il traguardo

“Ogniqualvolta le resistenze di ordine politico ed economico alla realizzazione del Ponte sullo Stretto si mostrano più deboli, accade qualcosa di strumentale o di premeditato che sposta ancora di qualche metro il traguardo. Stavolta il pretesto utilizzato è quello del tunnel subalveo, tutt’ora privo di uno studio di fattibilità tecnico-economica e che, secondo i suoi fautori, potrebbe beneficiare delle risorse previste dal Recovery Fund”.

Lo dice Saverio Romano, presidente Osservatorio Mezzogiorno dell’Eurispes.

“La verità è che del tunnel non si sa ancora nulla, del Ponte sullo Stretto invece si sa tutto: costi, benefici, tempi di realizzazione – aggiunge – Il Ponte sullo Stretto rappresenterebbe un’opera grandiosa e unica al mondo sia per la lunghezza della campata principale sia per l’obiettivo che consentirebbe ossia quello di una vera continuità territoriale, con il completamento del corridoio Scandinavo-Mediterraneo – che dovrà comunque essere ultimato entro il 2030, come tutti i corridoi CORE della rete TEN-T con l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina”.