A margine del meeting di Rimini, il vicepremier ha parlato nuovamente dell'opera destinata a rivoluzionare il sistema infrastrutturale siciliano.
Prosegue spedito il piano per la realizzazione del ponte sullo Stretto: per il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini l’obiettivo rimane l’approvazione del progetto definitivo e dei cantieri entro l’anno 2024.
Lo ha confermato lo stesso vicepremier, tra i principali promotori del progetto infrastrutturale per collegare Sicilia e Calabria, a margine del meeting di Rimini.
Salvini sul ponte sullo Stretto: “Progetto definitivo entro l’anno”
“Ci sono 239 domande dal ministero dell’Ambiente a cui verranno date 239 risposte entro il mese di settembre quindi è chiaro che se hanno preso 4 mesi in più per dare tutte le garanzie ambientali arriveranno le risposte. L’obiettivo resta entro l’anno approvare il progetto definitivo e partire con la cantierizzazione”, ha commentato Salvini in merito al ponte sullo Stretto di Messina.
Ciucci: “Opera per il territorio”
Il ponte sullo Stretto è un progetto che ha fatto tanto discutere negli ultimi mesi, tra indiscrezioni (smentite) su potenziali ritardi e le manifestazioni “no ponte”. La Società Stretto di Messina – tramite il suo Ad Pietro Ciucci – si dimostra “sempre aperta al dialogo e all’ascolto”, ma ci tiene anche a ribadire l’importanza strategica dell’infrastruttura di collegamento stabile tra l’Isola più grande del Mediterraneo e il resto d’Italia. E respinge le critiche senza alcun fine migliorativo e prive di fondamento.
Si continuano purtroppo a ripetere le solite dichiarazioni prive di fondamento tecnico-scientifico – ha recentemente dichiarato Ciucci -, mirate a creare confusione e ingenerare dubbi inesistenti. Si contesta un’opera fattibile da vent’anni (…). Il ponte è un’opera del territorio e per il territorio, che porterà con sé anche una metroferrovia con tre fermate metropolitane e il prolungamento della tangenziale autostradale di Messina fino a Ganzirri, con due nuovi svincoli a Sant’Agata e Granatari. Apparterrà alla popolazione che vive sulle due sponde dello Stretto”.
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