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Ponte sullo Stretto, slittano in Manovra le risorse per l’opera: la decisione del Ministero dell’Economia

Ponte sullo Stretto, slittano in Manovra le risorse per l’opera: la decisione del Ministero dell’Economia

La decisione del Mef sui fondi destinati al Ponte sullo Stretto di Messina: prevista riprogrammazione delle risorse, ecco il perché

Il governo Meloni sta per varare nuove modifiche alla legge di bilancio per un importo complessivo di circa 3,5 miliardi di euro. Nel corso del pomeriggio di lunedì 15 dicembre è previsto l’annuncio di un pacchetto di misure che riguarderanno il caro materiali, le Zes e il programma Transizione 5.0. Sono inoltre attesi interventi anche nel settore della previdenza complementare.

Proseguono intanto gli incontri bilaterali tra l’esecutivo e le forze politiche per definire gli ultimi dettagli della manovra. “Sono modifiche sulle quali il Tesoro stava decidendo la modalità di intervento, verranno calate nella manovra“, spiega Guido Quintino Liris, relatore di FdI alla manovra.

Secondo quanto anticipato, l’entità complessiva dell’intervento “è stata complessivamente quantificata in circa 3,5 miliardi”, mentre è prevista anche “una riprogrammazione” delle risorse destinate al Ponte sullo Stretto di Messina. Le nuove misure dovrebbero quindi integrare e ridefinire alcune voci già presenti nella legge di bilancio, con l’obiettivo di affrontare questioni economiche urgenti e sostenere progetti strategici del Paese.

Ciucci: “Non c’è nessun definanziamento del ponte sullo Stretto, ecco il perché”

Non c’è alcun definanziamento del ponte sullo Stretto di Messina, come ha confermato il ministero delle Infrastrutture. Si tratta di un dovuto adeguamento e allineamento temporale della copertura finanziaria al nuovo cronoprogramma realizzativo, conseguente alla mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess di approvazione del progetto definitivo”. Così L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, all’ANSA.

Nicita (Pd): “Il governo annuncia il parziale definanziamento del Ponte sullo Stretto”

“In commissione Bilancio il ministro Giorgetti ha annunciato un parziale definanziamento delle risorse destinate al Ponte per finanziare la catastrofica vicenda di Industria 4.0″. Lo dice il senatore Antonio Nicita, vice presidente del Gruppo Pd e membro commissione Bilancio del Senato.

“La manovra dovrebbe incrementare di otre 3 miliardi, ma non è ancora chiaro verso quale direzione. Come Pd abbiamo chiesto di definanziare la spesa finora destinata al Ponte, in attesa della soluzione alle criticità avanzate dalla Corte dei Conti. Ma chiediamo con nostro emendamento che il definziamento vada anche a favore di Sicilia e Calabria cui sono stati sottratti fondi Fsc”, aggiunge Nicita.

Salvini: “Il Ponte voglio farlo, magari mi manderanno a processo”

“Il ponte sullo Stretto voglio farlo, magari mi mandano a processo anche per questo, però non ho paura perché sono soldi degli italiani e avere il massimo storico di cantieri aperti che renderanno la rete ferroviaria e stradale italiana più veloce e più sicura per me è un orgoglio”. Lo dice Matteo Salvini, ospite di Quarta Repubblica, su Rete4.

Inoltre, “Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è determinato a realizzare il Ponte sullo Stretto e farà di tutto per velocizzare il via ai lavori. Il governo ha garantito la copertura finanziaria per l’opera: a causa dell’intervento della Corte dei Conti, sono in corso gli ulteriori approfondimenti richiesti: per questo, i fondi sono stati ricollocati perché i cantieri saranno aperti nei prossimi mesi anziché entro fine anno come auspicato”. E’ quanto si legge in una nota del Mit.

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