Si sono riuniti oggi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i due tavoli tecnici istituzionali (sicurezza e attraversamento dinamico) per discutere, alla presenza delle autorità designate dal decreto del ministro Matteo Salvini, sia degli aspetti legati alla sicurezza della navigazione durante i lavori del collegamento stabile, per validare le interferenze sin dalla prima fase propedeutica ai lavori, sia per aprire un confronto costruttivo sull’implementazione ed il miglioramento del collegamento dinamico nello stretto di Messina.
Lo si legge in una nota del Mit, in cui si specifica che nel corso dei lavori, sono state affrontate le problematiche legate agli orari dei mezzi di collegamento rispetto ai treni ed agli aerei e come ottimizzare ed implementare il servizio.
Ponte sullo Stretto, Salvini non molla: “Voglio far partire i lavori al più presto”
L’altro ieri, il vicepremier Matteo Salvini, nell’aggiornare i colleghi di governo sulla situazione del Ponte sullo Stretto, durante il Consiglio dei Ministri, ha ribadito che “L’obiettivo è far partire i lavori al più presto“. L’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha chiarito la questione del Ponte, alla luce dell’intervento della Corte dei Conti. Dal punto di vista tecnico, il vicepremier ha sottolineato di attendere le motivazioni della Corte per preparare risposte puntuali.
“L’obiettivo – ha ribadito il vicepremier – è far partire i lavori al più presto”. Il Ministro ha spiegato di essere in attesa delle motivazioni ufficiali della Corte dei Conti. Questo documento è fondamentale per permettere agli uffici tecnici di predisporre le risposte e gli adeguamenti necessari richiesti. “Non appena avremo il documento completo – è stato riferito – verranno formulate osservazioni puntuali”, si legge nella nota ministeriale. L’approccio, dunque, è quello di procedere con la dovuta diligenza amministrativa per superare l’attuale fase di verifica.
Il nodo tecnico-giuridico non ferma l’iter
L’intervento della Corte dei Conti si è focalizzato in particolare sulle coperture finanziarie e sulla sostenibilità complessiva del progetto, determinando questa fase di ulteriore verifica amministrativa. Nonostante ciò, ambienti ministeriali hanno tenuto a precisare che le attività procedurali non si sono fermate, ma stanno semplicemente seguendo i tempi istituzionali previsti per un’opera di tale portata.
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