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Ponte sullo Stretto, vertice a Palazzo Chigi con Meloni: “Governo pronto a replicare ciascun rilievo della Corte”

Ponte sullo Stretto, vertice a Palazzo Chigi con Meloni: “Governo pronto a replicare ciascun rilievo della Corte”
Ponte sullo Stretto

Presenti, oltre ai tecnici, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani

Sono ore di fuoco a Palazzo Chigi dopo il parere negativo della Corte dei Conti, dove si attendono ancora le motivazioni. All’indomani del secco no da parte della magistratura contabile al visto di legittimità per il Ponte sullo Stretto di Messina, la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni convoca una riunione d’urgenza per fare il punto della situazione e definire una road map con i prossimi passi dell’esecutivo, con l’obiettivo di sbloccare i lavori dell’opera.

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Presenti, oltre ai tecnici, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani, impegnato in una missione diplomatica, è collegato dall’Africa.

Da Palazzo Chigi: “Governo replicherà a ciascun rilievo”

La stessa Meloni ieri aveva indicato la riforma costituzionale della giustizia come “la risposta più adeguata” alla “intollerabile invadenza” della magistratura contabile. Il vertice di governo dura circa un’ora e mezza. Poi Palazzo Chigi fa sapere che sul Ponte la linea non cambia: l’obiettivo, “pienamente condiviso dall’intero esecutivo“, resta quello di procedere con la realizzazione dell’opera. Il progetto, dunque, non si ferma.

Ma rispetto ai toni infuocati che hanno accompagnato le dure dichiarazioni contro i magistrati della Corte dei conti subito dopo il pronunciamento, questa volta Palazzo Chigi sceglie una linea più soft: “All’esito della riunione – si legge ancora nella nota – si è convenuto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata ieri dalla Corte dei Conti”. Solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti, “il governo provvederà a replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento“.

Salvini: “Daremo tutte le informazioni richieste”

Più moderate anche le dichiarazioni di Salvini: “Daremo tutte le informazioni che ci vengono richieste. Ci sto lavorando da tre anni, continuerò a farlo per altri tre anni e due mesi, e poi, mi dicono gli ingegneri, in sette anni l’Italia avrà un’opera unica al mondo”, sottolinea Salvini, dichiarandosi “tranquillo e determinato”.

Salvini assicura che i cantieri, inizialmente previsti per la fine di quest’anno, vedranno la luce “a inizio 2026”, precisamente a febbraio. Prima, però, il governo intende esaminare attentamente le carte: “Abbiamo già calendarizzato i prossimi passi: al primo Consiglio dei ministri, nei prossimi giorni, informerò i colleghi su come intendiamo procedere. L’obiettivo – spiega Salvini – è mettere in sicurezza i fondi necessari per quest’opera, che siamo decisi a portare avanti”.