Agrigento

Porto Empedocle, confronto sullo stadio di calcio

PORTO EMPEDOCLE (AG) – Riflettori puntati sul mondo dello sport, e in particolare su quello del calcio, da parte del sindaco Ida Carmina. Il vertice dell’Amministrazione comunale, infatti, nei giorni scorsi ha convocato in Municipio i principali protagonisti del pallone locale. All’incontro erano presenti il presidente della Consulta dello Sport, Carmelo Di Betta, gli assessori Luca Cutaia e Salvo Di Betta e i rappresentanti delle associazioni calcistiche del territorio, per fare il punto sul percorso da intraprendere per agevolare la ripartenza dello sport cittadino.

“È stato un bellissimo momento – ha detto il sindaco Carmina – in cui si è parlato di sport, dell’importanza che esso ha, delle idee per il futuro e in particolare di un momento di gioia per Porto Empedocle e per le rappresentanze del calcio locale: l’inaugurazione dello stadio, opera che darà a questa disciplina lo spazio atteso da tempo e che merita, in particolare in una città dalla grande tradizione come la nostra, con tanti campioni del passato e del presente”.

Per l’Amministrazione la prossima apertura dell’impianto rappresenta una sorta di ritorno a casa per chi, fino a questo momento, si è dovuto recare fuori dai confini cittadini per allenarsi o disputare le partite. “Per gli sportivi empedoclini – ha affermato il sindaco Ida Carmina – non ci sarà più bisogno di chiedere ospitalità fuori dal territorio. I nostri calciatori, grandi e piccini, potranno gareggiare a casa propria, con il sostegno del pubblico nostrano”.

Tra le questioni affrontate durante il vertice con i rappresentanti delle associazioni, c’è stata anche quella del calpestio dello stadio. “Tutti – ha spiegato Carmina – hanno dato disponibilità in tal senso e ho chiesto di predisporre tra loro un calendario, in modo che tutti possano provare il campo in erba”.

“C’è stato – ha concluso il sindaco – un clima di partecipazione, concordia, collaborazione. Lo stadio è di Porto Empedocle, degli sportivi empedoclini. È casa loro e in un’epoca così difficile, questo rappresenta un grande segno di speranza”.