La recente denuncia dell’associazione Mareamico sul torrente Macallé ha attivato il tempestivo intervento di Girgenti Acque evitando danni peggiori. La collaborazione diventa essenziale
PORTO EMPEDOCLE (AG) – “Nella splendida spiaggia di Marinella, il torrente Macallè sta vomitando un fiume di fogna proveniente da Ciuccafa”. Questa la denuncia inoltrata nei giorni scorsi dai rappresentanti di Mareamico (Associazione a tutela dell’ambiente), guidata da Claudio Lombardo. Una vicenda che ha sollevato parecchio scalpore sul territorio, anche in vista della prossima estate.
Per comprendere cosa sia accaduto, abbiamo sentito, in esclusiva per il QdS, Francesco Barrovecchio, consigliere delegato di Girgenti Acque Spa. “Un collettore – spiega – si è otturato e ha riversato delle acque fognarie sul canale che scarica a mare, ma siamo prontamente intervenuti prima che tutto venisse scaricato in acqua. Abbiamo disostruito il collettore, abbiamo messo in sicurezza il tratto di spiaggia interessato, fatto le comunicazioni dovute e adesso faremo la scarifica e la bonifica dell’area dove è passato questo refluo. Importante è stata la segnalazione di Mareamico che ci ha permesso di essere in loco in quindici-venti minuti”.
Tutto risolto, dunque, ma come detto il caso ha sollevato qualche malumore in città. Anche per questo abbiamo interpellato il sindaco empedoclino, Ida Carmina: “Noi – spiega – in qualità di Amministrazione, stiamo sempre a sorvegliare il territorio, ma l’intervento operativo di competenza di Girgenti Acque non si è fatto attendere”.
“Prima del mio mandato – aggiunge – c’erano molti più sversamenti in mare, almeno tre l’anno, adesso, da circa cinque anni a questa parte, non avvengono quasi mai, grazie al rapporto di collaborazione instaurato e l’installazione di alcune pompe per ridurre al minimo problemi di questo genere”.
Il Comune, dunque, continua a mantenere alta l’attenzione, non senza qualche difficoltà di sorta, come sottolineato dalla stessa Carmina. “Quando mi sono insediata – afferma- avevo 101 dipendenti a tempo indeterminato, ora ne ho 39 di cui 16 di categoria A e con un’età media di 55 anni. Nonostante ciò, i servizi alle persone vanno erogati ugualmente”.
“Abbiamo – conclude – delle difficoltà operative non indifferenti. Ci vorrebbe un rinnovo, ma anche una nuova visione, perché se verranno usati i soliti parametri, molti comuni avranno difficoltà enormi, soprattutto nel Meridione”.