Il risparmio postale è per gli italiani “un porto sicuro anche in periodi di turbolenza dell’economia. Lo stock oggi ammonta a 324 miliardi di euro, con 31 milioni di libretti per un valore di 94 miliardi di euro e 39 milioni di buoni fruttiferi per un valore di 230 miliardi di euro. Ci sono circa 27 milioni di risparmiatori con un ammontare medio pro-capite di circa 12mila euro. Un valore che dimostra come il risparmio sia effettivamente diffuso”. Lo ha dichiarato oggi l’Amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante, intervenendo all’evento per i 150 anni di Risparmio Postale che si è tenuto a Roma.
Il successo di 150 anni di Risparmio Postale
“Il risparmio – ha aggiunto Del Fante – è iniziato nei piccoli Comuni non serviti dalle banche, o ‘sportelli’, come si chiamavano, delle casse di risparmio ordinarie, senza sottrarre fondi ai concorrenti, ma muovendo ‘minutissime somme inerti’, quelle che nelle aree interne erano sottratte agli usi produttivi. Come non fare il parallelo oggi con l’attuale presenza solitaria di Poste nelle aree interne del Paese?”.
“Cdp e Poste sono state pensate, al tempo, con lungimiranza e cura. Come due facce stessa medaglia di un progetto finalizzato a mobilitare risorse per lo sviluppo. L’idea brillante fu utilizzare a fini della raccolta del risparmio quell’internet ottocentesco costituito da uffici postali e telegrafici che univano la penisola”, ha aggiunto Del Fante.
Le parole di Mattarella
All’evento per i 150 anni di risparmio postale ha preso parte anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il principio di garanzia per il denaro dei risparmiatori vale ancora oggi per il risparmio postale, attuando quanto la Repubblica ha previsto nella sua Costituzione all’articolo 47, con l’incoraggiamento alla tutela di ogni forma di risparmio”, ha commentato il Capo dello Stato.
“Cassa depositi e Poste si caratterizzano in questo davvero come agenti della Costituzione, esempio di capacità di allineamento alle sfide della società contemporanea e alle attese del Paese. Il loro partenariato, tra Cdp e Poste italiane, ha dinanzi a sé la continuazione di un percorso che contribuisca all’ammodernamento e alla connessione internazionale dell’Italia. La Repubblica vi è riconoscente per l’impegno che dispiegate”, ha aggiunto.
“Emblematica l’immagine che Luchino Visconti ci ha consegnato nel film ‘Bellissima’: tanti ricorderemo in quelle immagini quella di Anna Magnani alle prese con un libretto di risparmio postale, perché questo era non soltanto emblema, ma anche custode dei sogni degli italiani. Per l’acquisto di una casa, per rincorrere un futuro migliore per i propri figli”, ha detto ancora Mattarella.
Uno strumento per il Paese
Il risparmio postale “è un risparmio circolare che origina dal Paese, dai risparmiatori. Oggi sono 27 milioni i risparmiatori postali e le risorse vengono destinate al Paese per fare infrastrutture sociali e infrastrutture di ogni tipo, reti, strade, reti digitali, e per supportare le imprese. Quindi è un sistema che si autoalimenta per rendere l’Italia più competitiva, più solidale, anche più sostenibile”, ha commentato l’amministratore delegato di Cdp Dario Scannapieco.
“Il risparmio postale è garantito, si può tornare in ogni momento nell’ufficio e ottenere alla pari quello che si è investito, a tassi crescenti, ma soprattutto è una forma sicura ed è un modo per scommettere sul futuro del Paese. Ripeto, si risparmia perché si crede nel futuro del Paese. Noi crediamo che questo Paese possa avere un grande futuro”, ha concluso.

