“Uno su mille ce la fa”, cantava Gianni Morandi. Anche se i numeri sono diversi, la salita per gli aspiranti medici sarà ugualmente dura. In base alla decisione del Ministero dell’Università e della Ricerca del 7 agosto, infatti, i posti messi a disposizione per Medicina nell’anno accademico 2025-2026 sono in totale 23.720, mentre gli studenti italiani che si sono iscritti al semestre aperto, in base alla nuova procedura per l’ingresso nella facoltà, in sostituzione del test, sono 64.825.
In altre parole, solo poco più di un terzo di coloro che sognano di indossare un camice bianco, frequentando da settembre le aule universitarie per tentare di superare gli esami propedeutici ed entrare nella graduatoria nazionale, avrà la possibilità effettiva di proseguire gli studi.
Posti per Medicina in Italia e in Sicilia, anno 2025-2026
In particolare, il Ministero ha riservato 20.864 posti per l’accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, 1.604 per Odontoiatria e Protesi Dentaria e 1.252 per Medicina Veterinaria. In Sicilia, i posti disponibili nei tre Atenei – che hanno registrato le 5.963 iscrizioni al semestre aperto – sono in totale 2.050: 1.814 per Medicina e Chirurgia, 94 per Odontoiatria e Protesi Dentaria e 142 per Medicina Veterinaria.
Catania, nello specifico, metterà a disposizione 500 posti per la facoltà più ambita e gettonata e 25 per Odontoiatria. A Messina, invece, 95 banchi ospiteranno i futuri veterinari, 50 accoglieranno gli aspiranti odontoiatri, mentre 605 saranno destinati al corso di laurea in Medicina e Chirurgia e di questi 88 verranno riservati all’indirizzo tecnologico.
Lo studium di Palermo, invece, consentirà a 47 studenti di proseguire gli studi per Veterinaria, solo a 19 per Odontoiatria, mentre 709 sono le sedie complessive per Medicina. La scuola di Medicina e Chirurgia palermitana, infatti, offrirà 461 banchi per il corso di laurea tradizionale con sede nel capoluogo siciliano stesso, più 98 per la sede distaccata di Caltanissetta. I restanti 150 posti, invece, saranno destinati alla magistrale a ciclo unico con indirizzo tecnologico, secondo una quasi equa ripartizione: 72 posti a Caltanissetta e 78 a Palermo.
I confronti
Rispetto allo scorso anno accademico, la riforma sull’accesso ai corsi di laurea in Medicina pare abbia portato con sé nuovi posti, anche se non per tutti gli atenei.
Se l’ateneo più antico della Sicilia, quello catanese, infatti, mantiene completamente invariati i banchi liberi, aumentano le disponibilità a Palermo e Messina quasi del 10%. Nella città dello Stretto, infatti, il corso di laurea tradizionale in Medicina accoglierà 48 studenti in più, mentre 8 nuovi posti sono riservati a coloro che entreranno nell’indirizzo tecnologico. Nessuna differenza, invece, rispetto alle possibilità per Odontoiatria e Veterinaria. Ben 107 posti in più per Medicina tradizionale spetteranno all’ateneo più giovane, quello del capoluogo siciliano, a cui si aggiunge un solo posto in più per i futuri odontoiatri.
Aumentate anche le possibilità nella sede distaccata: rispetto allo scorso anno accademico, infatti, Caltanissetta può vantare un posto in più nel corso di laurea con indirizzo tradizionale e 14 per quello con indirizzo tecnologico.
Saranno 32, invece, i posti totali dedicati agli studenti stranieri, per i quali, però, vige ancora la procedura del test d’ingresso come modalità di accesso alle facoltà mediche. In gioco, per i quasi 6.000 candidati, non c’è solo un posto in aula, ma la vita. O quantomeno il proprio futuro professionale.
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